Approfondimenti Notizie

1958-1962. L’Olivetti nell’Italia degli anni Sessanta: Un’occasione mancata

Convegno di studio in memoria dell’On.le Nadir Tedeschi
Badia Polesine, Abbazia della Vangadizza, 4 marzo 2023

Il convegno dedicato alla memoria di Nadir Tedeschi (Badia Polesine 1930-Trezzano sul Naviglio 2021), vuole fare il punto sulla la figura di uno dei protagonisti dell’Italia del secolo scorso, cogliendo l’occasione dell’uscita del libro di Paolo Bricco sulla figura di Adriano Olivetti sullo sfondo della storia italiana, dagli ultimi decenni dell’Ottocento – partendo da Camillo, padre di Adriano – per arrivare all’ultimo giorno di vita del protagonista, il 27 febbraio 1960.

La Olivetti è stata un’industria metalmeccanica, con una cultura industriale radicata nel fordismo e nel taylorismo nella quale Adriano ha immesso una visione umanistica, in parte ispirata dal pensiero di Jacques Maritain e, in fondo, fedele al pensiero del padre socialista. La fabbrica e la tecnologia dovevano essere al servizio della persona. Una personalità quella di Adriano multiforme, un imprenditore atipico in un’Italia che – fine anni ’50, inizio anni ’60 – stava uscendo da una dimensione “provinciale” per proiettarsi verso una dimensione compitamente industriale ed europea.

In questo contesto anche la politica e la cultura trovano il loro spazio, il convegno è un contributo alle vicende di un periodo che ha informato fortemente la storia d’Italia fino ai nostri giorni.

Ore 9.00 Apertura dei lavori
Ore 9.05 Saluti istituzionali
Ore 9.15 Interventi
Coordina Paolo Aguzzoni, giornalista

Marco Almagisti, Università di Padova
L’Italia dal centrismo al centro-sinistra
L’alleanza tra Democrazia Cristiana e Partito Socialista inizia cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta, proprio nel periodo di ampie trasformazioni economiche e sociali, ma anche di riforme mancate e promesse non mantenute. Il CS, nato come progetto riformatore di ampio respiro per rispondere tanto a esigenze sistemiche quanto a una domanda politica diffusa, si esaurisce invece su
versioni minimalistiche e trasformistiche.
Marco Almagisti è Professore associato di Scienza Politica nell’Università di Padova e coordinatore di DANE – Osservatorio Democrazia a NordEst.
Fra le sue pubblicazioni più significative ricordiamo Una democrazia
possibile. Politica e territorio nell’Italia contemporanea (Carocci, 2016, nuova ed. agg. 2022) e Introduzione alla politologia storica. Questioni teoriche e studi di caso, con C. Baccetti e P. Graziano (Carocci, 2018).

Debora Linea, ricercatrice ISERS
Il Polesine 1960-1962. Dalla fine delle alleanze socialcomuniste al centrosinistra
Dopo il decennio (1951-1961) delle giunte Provinciali socialcomuniste alle elezioni provinciali amministrative del 1961 le sinistre registrano un arretramento, in particolare il Psi. La nuova situazione rende possibile una maggioranza DC in alleanza con PSI omologando la situazione provinciale a quella nazionale.
Debora Linea è stata docente di Italiano e Storia nelle scuole superiori a cui somma competenze in Archivistica e Paleografia, sindaco di Polesella negli anni ’90 del Novecento, si interessa di storia del secondo dopoguerra, è referente per i fondi archivistici ISERS.

Paolo Bricco, giornalista e storico dell’economia
La concreta utopia di Adriano Olivetti: una biografia
Nel suo libro oltre a raccontare di questo uomo visionario di Ivrea, Paolo Bricco parla del nostro Paese, della storia che lo attraversa dal primo Novecento all’avvento del fascismo, dalle guerre al boom economico. Si concentra inoltre sulla società e sulla cultura, mostrandone le correnti multiforme che hanno contribuito a disegnare l’Italia del secolo scorso: fanno la loro comparsa nomi cruciali della storia del Novecento, rappresentanti degli ambiti più diversi ma che, in un modo o nell’altro, risultano legati alla storia di Olivetti.
Paolo Bricco, giornalista e saggista, è inviato speciale del “Sole-24 Ore”. È autore di analisi e di inchieste sull’economia italiana e internazionale, sulle politiche industriali e sul fenomeno della globalizzazione. Si occupa di storia contemporanea e di storia economica. Ha scritto Olivetti prima e dopo Adriano (L’Ancora del Mediterraneo 2005), L’Olivetti dell’Ingegnere. 1978-1996 (il Mulino 2014), Marchionne lo straniero (Rizzoli 2018, nuova edizione BUR 2020) e Cassa Depositi e Prestiti (il Mulino 2020). Ha un dottorato di ricerca in Economia all’Università di Firenze. Dal 2007 al 2013 è stato membro del Consiglio direttivo
dell’Archivio Storico Olivetti. Nel 2016 si è aggiudicato come saggista il Premio Biella Letteratura Industria e nel 2019, come giornalista, il Premiolino.

Michele Pacifico, già dipendente Olivetti
La Divisione Elettronica Olivetti: 1959-1962 e oltre. Ricordi di un’esperienza
Entrato nel 1960 nell’Ufficio Studi della Divisione Commerciale Elettronica Olivetti diretta da Elserino Piol, Michele Pacifico, laureato in filosofia, ha vissuto fin dal 1960 al 1972, l’avventura nel settore che sarebbe in pochi anni diventato strategico: l’informatica, che allora non aveva ancora questo nome. Pacifico è un
testimone prezioso di un’epoca che vide l’Olivetti perdere la sfida in questo campo, ma, per chi come lui attraversò quell’esperienza, visse «con entusiasmo alcuni anni fra i migliori della nostra vita» (da una sua testimonianza reperibile nella rete).

Livio Zerbinati, ricercatore ISERS
Il lungo viaggio di Nadir Tedeschi da Badia Polesine a Ivrea, Milano e ritorno
Gli anni immediatamente successivi alla II G.M., registrano partenze e arrivi: migliaia di italiani lasciano il luogo di nascita per trovare n’occupazione migliore nelle città del triangolo industriale.
Nadir Tedeschi è tra questi, dopo una breve esperienza a Verona avrà un colloquio di lavoro a Ivrea che gli aprirà le porte, 1954, dell’Olivetti-Bull una società Olivetti destinata a misurarsi con l’elettronica di quegli anni basata sulle schede meccanografiche. Il percorso di Nadir con Olivetti finirà nel ’71, successivamente sarà Presidente di Lombardia Informatica (1981-1983), deputato dal 1976 al 1979 e rieletto nel 1983 rimase alla Camera fino al 1985. Nel 1980, a Milano, fu gambizzato dalle Brigate Rosse.
Livio Zerbinati si occupa di sistemi informativi per archivi e biblioteche. È stato tra i fondatori dell’ISERS (Istituto di studi e ricerche storiche e sociali), si interessa di storia contemporanea, tra i suoi ultimi lavori Il percorso interrotto della democrazia (Cierre 2010) e Leo e Lucia. Una storia italiana tra fascismo,
antisemitismo e deportazione (Cierre 2016).

Badia Polesine – Via Cigno 43 – info.isers@gmail.com – 335 5650471

 

ISERS organizza anche due incontri con il Prof. Giuseppe Patota, Ordinario di Linguistica all’Università di Siena e Membro dell’Accademia della Crusca, riservati agli insegnanti il 27 febbraio alle ore 15 dal titolo Il cammino verso il testo argomentativo (IIS De Amicis, Rovigo) ed agli studenti il 28 febbraio alle ore 10,30 dal titolo L’Italiano, biografia di una lingua (Teatro Balzan, Badia Polesine)

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