Si è svolta sabato 21 gennaio ad Adria, in sala Cordella, la conferenza dal titolo: “Le culture politiche del comunismo italiano”, alla presenza di un folto pubblico.
Claudio Toso dell’associazione “Bella Ciao” a nome anche della Fondazione Arca, ha aperto i lavori ringraziando i presenti ed il professor Calogero Laneri per la sua relazione.
Il Professore Chiereghin introducendo il relatore, ha ricordato i 102 anni dalla nascita del Partito Comunista d’Italia a Livorno, ma anche i 32 anni dallo scioglimento a Rimini, e ha sottolineato come la storia del partito comunista a livello nazionale, ma anche locale, non deve essere né rinnegata nė dimenticata, perché riguarda donne e uomini che hanno combattuto il fascismo e che hanno lottato per i diritti dei lavoratori e per l’ eguaglianza sociale; storia costruita anche dai semplici compagni che hanno distribuito volantini, lavorato alle Feste dell’Unità e che hanno difeso quei valori che sono a fondamento della Costituzione Repubblicana.
Il relatore professor Laneri storico e ricercatore dell’Università di Pisa, nell’introdurre la sua ricerca, ha sottolineato come la formazione della cultura politica comunista non sia stata lineare nel tempo, ma segnata da contrasti fino al 1944, anno di trasformazione da parte di Togliatti nel “partito nuovo”: non più partito di quadri, ma partito di massa, un’organizzazione antifascista che doveva guardare verso il futuro, rispettando però il quadro politico emerso nel dopoguerra, alla conferenza di Jalta.
Ha poi esposto lo schema “triadico” del partito, con a destra i miglioristi riformisti di Amendola, impegnati nella prospettiva europeista e che hanno appoggiato Occhetto nel passaggio finale dello scioglimento e della fondazione del PDS; a sinistra Trentin e Ingrao, custodi della finalità rivoluzionaria, con uno sguardo attento ai temi dell’ambientalismo, del femminismo e del pacifismo. Al centro, che si richiamava a Togliatti, si operava la sintesi delle proposte, indicandone la linea politica.
Numerosi gli interessanti interventi che sono seguiti, con Foresti di Rifondazione Comunista di Rovigo, Francesco da Chioggia, Giovannini dell’Anpi di Villadose, Beccegato del PCI padovano, Magnarello dell’Anpi, Spinello consigliere PD Adria, Vidali di Porto Tolle, Elena Paolizzi di Articolo Uno Rovigo e Mario Migliorini di Adria che via via hanno sottolineato con passione, la comunanza di idee, volte a migliorare la vita sociale delle persone e la necessità attuale di unificare tutte le forze di sinistra, per contrastare il governo delle destre.