Sul grave infortunio occorso nel tardo pomeriggio di domenica 10 settembre 2023 al lavoratore di Geberit la CGIL e FILCTEM di Rovigo rivolgono in primis le proprire preoccupazione sulle condizioni fisiche del dipendente coinvolto.
Dalle prime informazioni giunte dai colleghi presenti e dalle informazioni che i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza hanno potuto trasmettere, la dinamica dell’accaduto è ancora da verificare e chiaramente si attenderanno le indagini degli organi preposti giunti immediatamente sul posto.
È innegabile che, al netto delle circostanze le cui dinamiche verranno accertate, si tratta di un evento che pone immediatamente l’attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro in una Provincia e in una Regione che stanno mantenendo indici di frequenza e gravità degli infortuni elevati e preoccupanti.
In maniera generale e in una stagione storica industriale dove si parla di transizione e trasformazione e i livelli tecnico produttivi e organizzativi dovrebbero ormai aver raggiunto standard elevati, per le organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori rilevare che le macchine produttive possano costituire ancora un pericolo rappresenta un paradosso non sostenibile e su cui intervenire con urgenza.
Compito fondamentale delle OO.SS è vigilare attraverso soprattutto l’azione, l’informazione e la formazione degli RLS ma ancor più necessaria e decisiva è una capillare formazione e informazione sui rischi e sulla capacità che ogni lavoratore deve avere per comprendere le condizioni di rischio a cui è esposto.
Non è il momento per esprimere giudizi ma effettuare riflessioni importanti e che portino a una consapevolezza definitiva che la sicurezza sul lavoro non è sacrificabile per nessuna ragione produttiva e si ottiene con un abbattimento dei rischi. Ciò può avvenire solo con una responsabilità ed un coinvolgimento di tutta la “catena” dei soggetti coinvolti; da chi cioè fornisce gli strumenti di lavoro, da chi li installa a chi ha l’obbligo del controllo e della manutenzione tecnica, con una precisa formazione di chi poi deve quotidianamente azionarli e condurli sottraendo le persone dal rischio di infortuni. La sicurezza non si può fermare a un documento che la certifichi ma è la presa in carico costante e continua da parte di chi è deputato alla valutazione dei rischi e da chi ha compiti di vigilanza e controllo.
A maggior ragione, non è più rinviabile pertanto la piena attuazione dei protocolli nazionali e regionali che a oggi evidentemente rimangono dichiarazioni di intenti e che non trovano la piena attuazione da parte delle Istituzioni che dovrebbero farlo (Regione e Governo), a partire finalmente dal vero rafforzamento degli organismi di controllo e di prevenzione a ciò deputati.
Il segretario gen. Cgil Rovigo
Pieralberto Colombo
La segretaria gen. Filctem Cgil Rovigo
Federica Franceschi