Sorprende la reazione della FP CGIL ai regolamenti della Polizia locale approvati in Consiglio comunale, peraltro a larghissima maggioranza: evidenziamo che la volontaria assenza del sindacato dai tavoli di confronto organizzati dall’amministrazione comporta una precisa responsabilità in capo al sindacato stesso, che ha dolosamente deciso di non prendere parte alla discussione ma pretende oggi – dopo lunghi e complessi mesi di lavoro che hanno portato ad una sintesi forse non pienamente soddisfacente per tutti ma rispettosa delle posizioni di ciascuno – di sapere esattamente cosa doveva essere fatto e da chi.
Ci sono contesti istituzionali che richiedono un ampio confronto, tanto più necessario quanto sono lontane le posizioni, ma a questo confronto FP CGIL ha volontariamente deciso di sottrarsi.
Riteniamo che le scelte dell’amministrazione tutelino il lavoro e la sicurezza delle donne e degli uomini che, con passione e abnegazione, sono a servizio della cittadinanza come Polizia municipale.
D’altro canto, comprendiamo la frustrazione dell’ex vice sindaco nel vedere come la città abbia saputo riprendersi dopo la sciagurata esperienza politica della precedente amministrazione. Se ne faccia una ragione. Siamo invece fortemente preoccupati della inadeguatezza di questo governo, che sta mettendo a repentaglio i fondi del PNRR ipotecando il futuro delle Amministrazioni locali, e conseguentemente dei cittadini.
I nostri detrattori possono essere certi che nel 2024 faremo tutto il possibile affinché la città non ripiombi in quel baratro sociale, economico e politico dal quale in soli quattro anni questa amministrazione è riuscita a farci riemergere.
La nostra associazione politica non è solita rispondere alle provocazioni intasando di repliche gli organi di stampa: preferiamo continuare a lavorare e lasciare queste modalità comunicative a chi non ha la capacità di confrontarsi sul piano istituzionale. Tuttavia, se fino ad oggi il rispetto e il senso di responsabilità verso gli ospiti, i familiari e i dipendenti di IRAS ci hanno determinati a non replicare ad accuse provocatorie e spesso infamanti, nel prossimo futuro intendiamo fare chiarezza anche sull’intera questione IRAS, ricostruendo e documentando senza tema di smentita le azioni, le omissioni e gli errori degli ultimi vent’anni che hanno portato alla drammatica situazione in cui oggi versa l’Istituto.