Domenica 10 Luglio – Rovigo Arena spettacoli CenSer (ingresso Euro 10,00 – ridotto Euro 8,00)
Andy Sheppard & Venezze Big Band diretta dal Maestro Massimo Morganti “Omaggio a Charles Mingus”
Ritorna appieno dopo la pandemia la collaborazione tra Deltablues e il Conservatorio Statale F. Venezze di Rovigo, in particolare con il Dipartimento Jazz diretto dal Maestro Stefano Onorati.
Come nelle edizioni pre pandemia, la collaborazione vede protagonista la Venezze Big Band con la direzione e arrangiamenti del Maestro Massimo Morganti.
E come nelle scorse edizioni del Festival, nel quale sono stati ospitati artisti del calibro di Dave Wekl, Scott Henderson, Gege Telesforo anche in questa occasione sarà presente un grande artista: il sassofonista britannico Andy Sheppard che realizzerà con Massimo Morganti e la Venezze Big Band un progetto artistico originale per la serata conclusiva della trentacinquesima edizione del Festival al termine di un work shop presso l’Auditorium M. Tamburini.
L’appuntamento del Deltablues è infatti l’occasione di rendere omaggio, come tutto il mondo del jazz sta facendo, nel centenario della nascita ad uno dei suoi più originali e significativi maestri: il contrabbassista Charles Mingus che il 22 aprile scorso avrebbe compiuto cent’anni, ma che purtroppo ci ha lasciati troppo giovane, il 5 gennaio 1979.
Prezioso anello di congiunzione tra passato e futuro, capace di rileggere il blues e la tradizione jazzistica, Duke Ellington su tutti, rendendoli quanto mai attuali, ma anche di anticipare lo spirito di rivolta poi esploso nel free-jazz, artista sensibile e profondo, per certi versi complesso ma geniale, Mingus manca oggi moltissimo al mondo del jazz.
Anche Massimo Morganti, direttore dell’orchestra jazz del Venezze, ed il sassofonista inglese Andy Sheppard, prestigioso ospite della serata, vogliono ricordare in questa speciale occasione Charles Mingus, con un programma interamente dedicato alla sua musica, che l’impatto sonoro di una big band – formazione molto amata dal contrabbassista americano – renderà ancor più esplosivo ed avvincente.
Si rinnova così al meglio la proficua collaborazione fra Deltablues e Conservatorio rodigino, iniziata qualche anno fa grazie al mai dimenticato Marco Tamburini, musicista come pochi aperto e lungimirante.
Andy Sheppard è uno dei musicisti che hanno segnato la storia del Jazz.
Una carriera la sua che inizia ancora giovanissimo a metà degli anni ’70 e lo porta rapidamente ad essere uno dei sassofonisti più apprezzati a livello mondiale. Più volte premiato ai British Jazz Awards come “Best Newcomer” e “Best Instrumentalist”, Sheppard nel 1988. dopo aver collaborato con George Russell, ha raggiunge un’ancor più larga fama come solista della big band di Carla Bley.
Molte le sue collaborazioni artistiche e incisioni discografiche sia come leader sia collaborando con grandi artisti. Oltre ai già citati George Russell e Carla Bley, negli anni ’90 Rita Marcotulli figura di spicco del jazz italiano, Steve Swallow, John Martyn, Peter Erskine, Gil Evans e molti altri.
Massimo Morganti è attualmente è insegnante di Trombone Jazz al Conservatorio F. Venezze di Rovigo e al Conservatorio F. Morlacchi di Perugia.
Oltre alla didattica conduce una intensa attività concertistica che va dalle piccole formazioni alle grandi orchestre e lo portato negli anni a collaborare con importanti musicisti del panorama Jazz Italiano e internazionale: Kenny Wheeler, Bob Brookmeyer, Bob Mintzer, Mike Stern, Scott Robinson, Bill Cunliffe, Martin Wind, Joe La Barbera, Greg Hopkins, Maria Schneider, Ayn Inserto, Paul Mc Candless, WDR Big Band, Cyro Baptista, Fabio Zeppetella, Ramberto Ciammarughi, Massimo Manzi, Paolo Damiani, Marco Tamburini, Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Gianluca Petrella, Gianluigi Trovesi, Cristina Zavalloni, Gabriele Mirabassi, Enrico Rava, Aldo Romano, Toninho Horta, Ronnie Cuber, Jack Walrath, Paolo Fresu e molti altri.
Ha all’ attivo oltre sessanta incisioni come leader, sideman e co- leader.
Nel 2001 fonda la “Colours Jazz Orchestra” di cui è direttore e con la quale incide tre dischi: il primo “Nineteen Plus One” con Kenny Wheeler, il secondo “Quando m’ innamoro…in Jazz”, su musiche di Roberto Livraghi e il più recente “Home Away From Home” con la compositrice statunitense Ayn Inserto.
Venezze Big Band è una formazione eclettica, da 16 a 22 elementi secondo i progetti musicali, che nasce all’inizio del nuovo millennio in seno al Dipartimento Jazz del Conservatorio di Rovigo su iniziativa del Maestro Ambrogio De Palma e del Direttore del Dipartimento Maestro Marco Tamburini. Negli anni ha raggiunto una maturità musicale che la colloca tra le migliori formazioni di jazz orchestrali in Italia.
Diretta ora dal Maestro Massimo Morganti è composta dagli allievi del dipartimento jazz e, vanta illustri collaborazioni con musicisti di fama mondiale tra cui ricordiamo Billy Hart, Bruno Biriaco, Cameron Brown, Lew Tabackin, Paul Jeffrey, Roberto Gatto, Barbara Cola, Marcello Tonolo, Mauro Negri, Mauro Beggio, Stefano Senni, Sandro Gibellini, Paolo Fresu, Massimo Manzi, Francesco Cafiso e Claudio Fasoli solo per ricordarne alcuni.
HYPNOTIC BRASS ENSEMBLE
Se pensate che le Brass Band più importanti degli States provengono tutte da New Orleans, ebbene, dovete ricredervi! Hypnotic Brass Ensemble sono l’esempio vivente del contrario: una esplosiva brass band di Chicago composta da sette fratelli, figli del trombettista e compositore jazz Kelan Phil Cohran (già membro della Sun Ra’s Arkestra), accompagnati da una potente sezione ritmica.
Gli Hypnotic sono stati in prima linea nel “revival jazz globale” dell’ultimo decennio e il titolo del penultimo loro CD “Bad Boys Of Jazz”, uscito nel 2020, esprime la loro essenza musicale che attinge dal pozzo della tradizione Jazz innovandola con sonorità all’avanguardia.
Iniziano a suonare, sotto la guida del padre ancora adolescenti, letteralmente per le strade del South Side di Chicago creando via via una propria cifra stilistica con un sound travolgente che mischia jazz, funk, hip hop e world music.
Il documentario del 2013 “Brothers Hypnotic” descrive non solo il loro modo di intendere la musica, ma anche l’etica del lavoro che li caratterizza, il loro modo di essere, cos’ha significato essere cresciuti, in un ambiente musicalmente fertile come quello di Chicago, musicalmente e non solo da un padre vera leggenda del Jazz ma assieme ascoltando anche i generi musicali delle nuove generazioni. Raccontano: “Di notte ci nascondevamo e ascoltavamo NWA e Public Enemy. Ice Cube, Eazy-E, erano i nostri eroi.”
Dopo alcuni dischi autoprodotti inanellano in due decenni 12 produzioni discografiche con sempre maggior successo e si esibiscono nei maggiori festival mondiali quali Coachella Festival, WOMAD, Umbria Jazz, North Sea Jazz Festival, Jazz al Lincoln Center e nei “templi” della musica contemporanea quali The Sydney Opera House e Carnegie Hall.
Hanno all’attivo collaborazioni con artisti ai massimi livelli non solo in ambito Jazz ma anche Pop e Rock come ad esempio Prince, Tony Allen, Erykah Badu, Blur.
Uno dei loro pezzi più celebri, «War», è inserito nella colonna sonora del film “Hunger Games”.