Venerdì 22 aprile nella Sala Bocchi di Palazzo Bocchi ad Adria, Elena Passadore e Pietro Callegarin, rispettivamente presidenti Fondazione e Arci, hanno portato i saluti ai presenti prima del dialogo tra Antonella Bertoli e Andrea Castronovo, autore di “E quindi uscì a riveder le stelle”.
L’incontro si è svolto in un clima di cordialità ed ha posto l’accento sul tema della “diversità, dell’omossessualità e dell’LGBT” che per molti è ancora ostico da affrontare perché a molte persone essere diversi significa non essere “normali”. Ma la normalità, ha detto Antonella Bertoli è una costruzione sociale, in quanto varia a seconda della storia, della comunità in cui si vive, del Paese e della cultura che è appunto una convenzione sociale. Ognuno è diverso da un altro e questo dovrebbe portare ricchezza, non povertà, violenza e deprivazione. Spesso – ha detto Bertoli – si è perseguitati proprio perché diversi e nel mondo ci sono oltre 70 Paesi in cui l’omosessualità maschile e femminile è considerata illegale e punita con la pena di morte, la tortura e la carcerazione. Nel romanzo di Castronovo che si legge tutto d’un fiato, perché scritto in una prosa semipoetica, e le vicende che accadono al protagonista fanno riflettere sulla banalità del male e sull’ignoranza che ancora alberga nel cuore e nella mente di molti che non accettano che una persona possa amare ed essere amata da una dello stesso sesso. Non è un libro che si possa raccontare: ciò che si può affermare dopo averlo letto è che restano profonde impressioni ed emozioni, quasi una commozione che spinge il lettore a entrare in comunione con Tommaso per scuoterlo e dirgli cosa fare, parlare, sfogarsi. Viene voglia di aiutarlo perché oscilla in continuazione tra l’orgoglio e il disonore, la gioia e il dispiacere. Il romanzo – ha detto l’Autore Castronovo – affronta le vicende di un giovane uomo, Tommaso, che reduce da ripetuti atti di bullismo subiti durante l’adolescenza proprio a causa della sua diversità, non riesce a liberarsi dai suoi demoni.. Non sappiamo fino in fondo se lui accetta la propria omosessualità: ciò che balza agli occhi è la sua consapevolezza di essere umano, fallibile, di per sé “sbagliato” in quanto imperfetto. Convivono nelle pagine personaggi veri e inventati, stelle, angeli e alieni. Il romanzo “E quindi uscì a riveder le stelle”, edizioni BookTribu, di Andrea Castronovo, originario di Faenza (Ravenna) è una storia che si snoda tra l’abisso e lo spazio infinito. Spetterà all’umano sentire del lettore decidere se si tratta di dannazione o divina rinascita. L’eco letteraria della Divina Commedia allude a un percorso di discesa, ricerca e risalita verso la salvezza.