Presentato dall’Amministratore delegato di Ecoambiente Adriano Tolomei, presso la nuova sede della società pubblica di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, il Bilancio di sostenibilità 2020-2022.
Nella sua dettagliata relazione il massimo responsabile operativo dell’azienda pubblica ha messo a fuoco i molti elementi di soddisfazione per come Ecoambiente stia portando avanti la realizzazione del suo Piano Industriale. evidenziando gli aspetti di particolare interesse per i Comuni, i cittadini e per quanti, nei diversi ambiti, siano interessati al suo “stato di salute”, inteso come aspetto di comunicazione sostenibile ma anche di evoluzione organizzativa, con indicatori non solo economico finanziari, ma anche di sostenibilità per i portatori di interesse.
Ecoambiente ha scelto di allegare al bilancio tradizionale la dichiarazione non finanziaria, che porta a maggiore consapevolezza dal punto di vista sociale ed ambientale. In tal modo si produce una rendicontazione puntuale ai Sindaci, e quindi ai cittadini, ma anche al mondo delle associazioni, sindacali e non, agli operatori economici e finanziari ecc. tenendo conto anche degli enti regolatori, nazionali e locali
Un esempio di aspetto particolare che assume carattere generale è stato il raddoppio della raccolta di carta e cartoni, segno anche di un cambio delle abitudini di spesa dei cittadini. In questo contesto risulta importante la capacità di contatto con l’utenza, come gli sportelli ma anche con l’app Junker molto utilizzata dagli utenti.
Tolomei ha sottolineato che l’azienda è fortemente orientata a minimizzare i rischi, con un percorso di miglioramento verso una società benefit, che produce profitto ma che viene utilizzato a beneficio comune: un percorso che verrà posto all’attenzione dei soci prossimamente.
L’AD ha anche evidenziato la suddivisione delle responsabilità e dei ruoli della struttura organizzativa rispetto agli SDG 2030, ovvero gli obiettivi strategici dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU
Scendendo nel merito è stato evidenziato che Il piano economico-finanziario di Ecoambiente porta ad una bolletta media pro-capite di € 177/anno (contro 194 a livello nazionale), evidentemente come dato medio. Ciò a fronte di un unico standard di servizio a livello provinciale, fatta eccezione per i Comuni con forte impatto turistico (Rosolina e Porto Tolle), con flessibilità rispetto a servizi aggiuntivi richiesti dai singoli Comuni.
Nei 21 Comuni (oltre 51% della popolazione) a regime dal 1-1-23 siamo a settembre ad 81% di Raccolta differenziata (era al 78,5% nel primo quadrimestre), con un risultato che va quindi già oltre le più rosee previsioni.
I punti di contatto (sportelli ai cittadini) saranno 12 complessivi, multicomunali e con accesso libero da parte dei cittadini (procedure standardizzate) a fronte di tariffa unica provinciale (dal 2024 sui 50 Comuni), risultando anche questo un punto essenziale di qualità del servizio.
Si è quindi assistito ad un miglioramento della performance rispetto alle previsioni del Piano Industriale, pur con grande attenzione anche alla transizione energetica, anche con la bacinizzazione dei centri di raccolta (flessibilità territoriale), che diverranno tutti aziendali e non più comunali quanto prima.
Responsabilità sociale dunque, dato che ormai Ecoambiente gestisce il ciclo integrato dei rifiuti. Va evidenziata l’importante azione di comunicazione svolta tra il 2022 ed il 2023 (87 incontri già fatti, con circa il 10% della popolazione servita), e con 168 prese/anno per ogni utenza (per circa 120.000 utenti); se una presa salta va ripresa entro 48 ore, con tracciabilità delle prese fatte, come da contratto di servizio.
Evidenziata infine la crescita importante del personale (nuovi servizi gestiti), da 270 a 310 tra 2020 e 2022, ma a fronte della riduzione del numero di infortuni, oltre che una nostra peculiarità: l’unicità del modello di applicazione della tariffa per aree a forte vocazione turistica, che verrà implementato il prossimo anno.
L’Azienda precisa che la percentuale di assenza rilevata nei dati presentati con il bilancio di sostenibilità anno 2022 del 21,16% comprende ferie, permessi, ecc. mentre l’indicatore medio contemplato dal CCNL si riferisce alla sola causale malattia (4,7%). Anche in presenza di una tipologia di attività particolarmente gravosa il confronto fra i dati oggi disponibili (gennaio-agosto 2023) ed il pari periodo 2022 registra un importante miglioramento dell’indice con una riduzione del -2,15%