Lavoro più sicuro e più accessibile ai giovani e salari adeguati sono i temi che Michele Mognato spera di poter portare in Parlamento. Vicesindaco di Venezia per due mandati, ex deputato Pd, attualmente candidato per il Senato per il centrosinistra nel collegio uninominale Veneto 01 (formato dalla provincia di Rovigo e dalla città metropolitana di Venezia), Mognato ha incontrato il segretario generale della Cisl Padova Rovigo Samuel Scavazzin e i dirigenti del sindacato nella sede di Viale Tre Martiri per un confronto sui temi che interessano lo sviluppo del territorio polesano. «Un territorio vastissimo – ha detto Scavazzin – che rischia di diventare terra di conquista. Su questo bisogna fare delle scelte: vogliamo che diventi produttivo o che si trasformi in un dormitorio? Vogliamo fare della Zls un’occasione per renderlo più attrattivo per le aziende e contrastare così il progressivo spopolamento? Abbiamo la popolazione più anziana del Veneto e case di riposo in gravi difficoltà. Abbiamo delle eccellenze, ma difficilmente riusciamo a farle conoscere. Il tavolo per lo sviluppo del Polesine non si è riunito per 15 anni. Abbiamo delle grandi potenzialità, ma manca una progettualità, manca insomma la politica».
I dirigenti della Cisl Padova Rovigo hanno illustrato le problematiche nei diversi settori, come la confusione creata dai bonus e la mancanza di sicurezza in edilizia, l’utilizzo indiscriminato dei contratti in somministrazione da parte dei grandi insediamenti come Amazon, la difficoltà di fare squadra su questioni importanti come la fonderia Draxton, l’andamento altalenante e il lavoro nero nel comparto agricolo, la carenza di personale nella sanità e la necessità di riprogrammare tutta la funzione pubblica.
«La sensibilità sui temi del lavoro è un patrimonio della sinistra italiana – ha commentato Mognato – ma chiunque andrà in Parlamento dovrà fare squadra su alcuni temi fondamentali come il lavoro e la drammatica situazione economica. L’aumento dei prezzi sta erodendo salari e pensioni. Ci sono tanti settori che sono in attesa da anni del rinnovo del contratto nazionale. Non si può andare avanti a bonus. Servono interventi strutturali, una politica economica e una vera politica industriale. C’è un problema di legalità e quindi di sicurezza. La sfida sarà quella di aiutare i giovani a superare le difficoltà che stanno incontrando nel mondo del lavoro».