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Le influenze della Chiesa nelle scelte dello Stato Repubblicano

Lunedì 13 maggio 2019, ore 17:30 presso la sede dell’Arci, viale Trieste 29 – Rovigo, Antonio Giolo, docente di filosofia, per il ciclo “Lezioni di storia: i poteri occulti” parlerà dell’influenza della chiesa nelle scelte dello stato repubblicano. È a tutti noto come la Chiesa in Italia abbia esercitato un notevole influsso sulla vita sociale e politica dopo il Secondo conflitto mondiale: il lungo periodo di governo della Democrazia Cristiana ne è la manifestazione più evidente. Più complessa si presenta invece l’individuazione delle tante forme attraverso le quali sia il Vaticano sia tutte le strutture del mondo cattolico hanno orientato e condizionato le scelte della società italiana, interventi a volte palesi ed espliciti, talora più indiretti e sotterranei. Il rapporto tra la Chiesa e il nuovo Stato Repubblicano ha conosciuto varie fasi, legate allo stile di governo e di intervento sul piano politico dei diversi pontefici: dai “Giorni dell’onnipotenza” di Pio XII, come ha scritto Mario Rossi, si passa alla stagione giovannea, al pontificato di Paolo VI, con “Il Tevere più largo”, secondo il titolo di un testo di Giovanni Spadolini. Si tratta di periodi in cui diminuisce, ma non sparisce, l’influsso del Vaticano sulla politica italiana. Si deve a uomini politici, profondi conoscitori del mondo cattolico, quali Andreotti e Moro, l’attenuazione dell’ingerenza della Chiesa nella gestione dello Stato italiano, perché essi hanno saputo fare un’opera di mediazione che ha progressivamente salvaguardato l’autonomia nella gestione della Repubblica, rispondendo alle richieste di laicità provenienti da ampi settori della società. Negli ultimi tempi pare che il rapporto si sia quasi rovesciato e che siano i partiti e gli organi di stampa a voler dettare le scelte della Chiesa: da un lato con le tante inchieste sui segreti del Vaticano, dall’altro con una lettura politica delle iniziative di Papa Francesco, amato o osteggiato per i suoi interventi e i suoi atteggiamenti spesso coraggiosi.

Il ciclo di incontri, che vede come direttore scientifico il Dott. Luigi Contegiacomo, rientra nel progetto “Radici del contemporaneo 2019” ed è organizzato dall’Arci di Rovigo con il patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia e del Comune di Rovigo e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Federazione di Rovigo e con l’Archivio di Stato di Rovigo. L’iniziativa è visibile nel sito www.arcirovigo.it e nella pagina Facebook ARCI Rovigo.

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