Una delegazione dello Spi Cgil di Rovigo sabato 15 aprile andrà a Vicenza per partecipare alla manifestazione regionale per la salvaguardia e il rafforzamento del sistema sociosanitario pubblico e universale. L’iniziativa, promossa dal Coordinamento Veneto Sanità Pubblica, ha ricevuto la convinta adesione della Cgil del Veneto.
Chi può si rivolge al privato, chi non può rinuncia a prevenzione, cure e assistenza
“Dopo anni di tagli ai finanziamenti e di riduzione del personale – dichiara Nicoletta Biancardi, Segretaria Generale dello Spi Cgil di Rovigo – si è prodotto un forte arretramento nell’organizzazione e nella prossimità delle strutture, nell’accesso e nella qualità dei servizi e delle prestazioni, nei tempi di attesa. Una situazione complessiva che spinge e costringe sempre più, in Polesine e nel Veneto, a rivolgersi al settore privato, a sostenere costi sempre più alti e insostenibili, a rinunciare alla prevenzione, alle cure, all’assistenza. Serve un cambiamento di rotta a tutti i livelli, nazionale e regionale, per garantire l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza e per rafforzare il sistema di prevenzione, la filiera dell’assistenza territoriale, domiciliare e residenziale, l’integrazione socio-sanitaria”.
Più personale sociosanitario in Polesine e risorse per la non autosufficienza
Per il Sindacato Pensionati Italiani risulta quindi necessario bloccare i tagli al Fondo Sanitario Nazionale e finanziare adeguatamente le misure previste dalla recente Legge Delega sulla Non Autosufficienza. L’Organizzazione Sindacale chiede un piano straordinario di assunzioni e percorsi formativi per la copertura delle gravi carenze di organico. Anche il Polesine, infatti, necessità di medici specialisti, medici e pediatri di base, infermieri e operatori socio-sanitari. Un potenziamento che necessariamente deve passare dal miglioramento delle condizioni di lavoro in tutte le strutture, pubbliche e private.
Biancardi (Spi Cgil): “No a discriminazioni territoriali. La salute è un diritto di tutti”
“La salvaguardia e il rafforzamento del Sistema Sanitario Nazionale – conclude la Segretaria Generale Biancardi – devono essere una priorità per tutti, un investimento per tutta la comunità e non una spesa da tagliare. L’accesso e la qualità delle cure e dell’assistenza devono essere garantiti senza discriminazioni territoriali, che andrebbero a danneggiare le aree più fragili come il Polesine. Chiediamo la fine della privatizzazione per garantire a tutti il diritto alla salute”.