Notizie

Un giorno di sciopero per chiedere il reintegro della lavoratrice licenziata dalla Wavin Italia di Occhiobello

Un giorno di sciopero, blocco degli straordinari e della flessibilità. E quanto hanno dichiarato le assemblee dei lavoratori della Wavin Spa di Occhiobello, riunitesi oggi, con Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, dopo il mancato tentativo di conciliazione presso l’Ispettorato del Lavoro, dove sono emerse posizioni purtroppo inconciliabili e non sono mancati i momenti di tensione.

«L’Ispettorato commenta Andrea Bellato, della Femca Cisl Padova Rovigo non ha potuto fare altro che prendere atto della distanza siderale: la lavoratrice che vuole semplicemente continuare a svolgere il proprio lavoro in azienda come fatto negli ultimi 23 anni, l’azienda che non sente ragioni diverse se non offrire una somma a titolo di incentivazione all’esodo. Temiamo dunque che la lavoratrice verrà licenziata a breve: metteremo in atto ogni azione volta alla tutela ed alla dignità della nostra associata. Abbiamo già proclamato lo sciopero».

Lassemblea dei lavoratori ha quindi dichiarato una giornata di sciopero che si terrà martedì prossimo, 28 marzo, con un presidio di fronte alla Wavin, azienda del gruppo Orbia, in via Boccalara, a Occhiobello, dove alle 11.30 circa ci saranno brevi interventi dei segretari territoriali. I lavoratori hanno ribadito la loro richiesta di reintegrare la loro collega nel posto di lavoro che ha occupato per 23 anni. Oltre allo sciopero, lassemblea ha proclamato il blocco degli straordinari e della flessibilità e si è riservata ogniulteriore iniziativa a sostegno della lavoratrice.

Condividi