Successo e partecipazione per il doppio appuntamento targato Innovation Lab – Iuav dello scorso fine settimana. I due eventi, tenutisi rispettivamente al Urban Digital Center di via Badaloni a Rovigo e in Comune ad Adria, rientravano nel percorso di animazione territoriale nell’ambito dell’Agenda 2030 dell’ONU promosso in collaborazione con il team di ricerca del Planning Climate Change dell’ateneo veneziano.
Nella serata di venerdì, è stato fatti un focus sull’obiettivo (SDG) numero 10, la riduzione delle diseguaglianze, con il tema dell’accessibilità al centro del dibattito e spazio a Margherita Colonnello, consigliera comunale di Padova, ed Elena De Toni e Alessandro Sarretta, curatori del Peba del capoluogo euganeo, con Roberto Scano, esperto di accessibilità di siti web, app e servizi pubblici, collegato da remoto. Colonnello ha portato l’esperienza padovana raccontando della scelta di campo fatta in termini di accessibilità politica a favore degli stranieri (30mila su 200mila residenti, ndr): “Abbiamo cercato di coinvolgere e responsabilizzare pur consci delle grandi diversità anche all’interno di quella stessa comunità. L’esperimento della commissione stranieri su base elettiva è stato un grande traguardo, non solo per gli oltre 8mila cittadini che hanno voluto votare ma soprattutto perché ai 32 consiglieri comunali italiani si è andato ad affiancare un trentatreesimo che pur senza diritto di voto ha avuto comunque possibilità di ascoltare, parlare, rappresentare”.
De Toni e Sarretta, invece, hanno posto l’accento sul Piano di eliminazione delle barriere architettoniche: la prima ha ricordato come “non si tratta di un piano della disabilità ma mette al centro la persona, perché tutti nella vita possono avere difficoltà anche temporanee e problemi motori, sensoriali, cognitivi. Non abbiamo voluto che fosse una semplice mappatura dei bisogni e delle criticità ma cercare un metodo e creare un apparato normativo per il futuro, individuando uno strumento di analisi aperta”, mentre il secondo si è soffermato sulla modalità di screening, la cosiddetta “mappatura partecipata”, in cui esperti, cittadini e associazioni hanno raccolto informazioni per creare consapevolezza anche con strumenti innovativi come ad esempio Open Street Maps, una sorta di Google Maps “dal basso”.
Scano, da ultimo, ha chiuso i lavori della serata parlando di accessibilità digitale e di “necessità di cambiare paradigma rispetto alla disabilità, può essere una risorsa e non solo un costo. Deve diventare standard, virale, contagiare tutti, magari già prima del 28 giugno 2025, data in cui entrerà in vigore quell’Accessibility Act destinato a segnare una svolta epocale”. A margine, Enrico Buoso ha portato brevemente l’esperienza della commissione comunale Pari Opportunità di Rovigo, rinata dopo sette anni di inattività e solo rallentata dal biennio di pandemia, col suo questionario rivolto alle minoranze presenti in città atteso nel prossimo mese di maggio al suo passaggio finale.
Sabato 9, l’incontro di Adria è stata l’occasione per ricapitolare oltre un anno di coinvolgimento dei cittadini e mappatura delle percezioni rispetto ai temi legati allo sviluppo sostenibile, sul solco di quanto già successo in occasione dell’incontro di Villadose che ha aperto questo ciclo di seminari. Alberto Bonora, del team di ricerca di Iuav, ha ripercorso brevemente l’attività di animazione territoriale in tema di innovazione sostenibile sviluppata tra Urban Digital Center e le 11 palestre digitali di Rovigo, Adria e Villadose, che ha portato a oltre 140 diverse attività e circa 1600 persone coinvolte da febbraio 2021 tra eventi divulgativi e di mappatura. Dario Da Re, dell’università di Padova, si è soffermato invece sull’importanza dell’innovazione in campo digitale, cosa che si è potuta apprezzare appieno nei mesi di pandemia, e da intendersi come strumento per tentare di agganciare proposte positive per lo sviluppo dei territori.
Prossimo appuntamento del ciclo di incontri, giovedì 21 aprile alle ore 18.00 allo Urban Digital Center di Rovigo con la divulgatrice scientifica Mariasole Bianco, volto noto del piccolo schermo che parlerà di “Spazio acquatico da tutelare”.
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