Si è tenuta venerdì 14 aprile, nella sede del Museo Grandi Fiumi, la presentazione del progetto “Xanto Avelli, un artista mondiale”. Il progetto, ideato e coordinato dalla Fondazione Rovigo Cultura, intende riprendere a distanza di anni l’attività di ricerca, divulgazione e valorizzazione del celebre ceramista rinascimentale rodigino.
Presenti il presidente della Fondazione Rovigo Cultura Roberto Mazzoni, la vice Elena Busson, il consigliere Mario Andriotto e i rappresentanti di enti e istituzioni coinvolti nel progetto, sostenuto dall’amministrazione comunale.
Il sindaco Edoardo Gaffeo ha rivolto un plauso all’iniziativa che valorizza e diffonde la conoscenza di un illustre artista rodigino e nel contempo fa conoscere il nostro territorio. Il sindaco ha inoltre, sottolineato la valenza del progetto anche per l’importante sinergia creata fra vari enti ed istituzioni e per il coinvolgimento dei ragazzi e del mondo della scuola.
Ha portato il suo saluto anche l’assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari.
L’idea del progetto, come hanno spiegato i promotori, parte dalla considerazione che un approfondimento su Francesco Xanto Avelli, sulla sua produzione artistica e sul contesto storico-culturale nel quale è vissuto e ha operato, potrà arricchire quanto sin d’ora già indagato e pubblicato e, in una visione più ampia, su un periodo storico-artistico così importante per l’Italia e l’Europa.
Il progetto “Xanto Avelli, un artista mondiale” per la sua complessità e per l’elevato numero di Istituzioni coinvolte, ha richiesto un’organizzazione pluriennale. È costituito, infatti, da più azioni che possono essere raggruppate in tre grandi tematiche: ricerca scientifica, approfondimento didattico e valorizzazione di luoghi identitari. Entrando nel dettaglio, è stato costituito un comitato scientifico che vede la partecipazione di prestigiose istituzioni culturali del panorama italiano: Accademia Raffaello di Urbino, Galleria Nazionale delle Marche, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, Università degli Studi di Ferrara, Università degli Studi di Urbino, Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo e Fondazione Banca del Monte di Rovigo.
Per le attività di ricerca sono state finanziate dalla Fondazione Rovigo Cultura, due borse di studio post laurea con l’Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Studi Umanistici, e con l’Università degli studi di Urbino, Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali. I risultati delle ricerche saranno esposti durante un convegno a Rovigo programmato per venerdì 26 maggio presso il Museo dei Grandi Fiumi e un convegno a Urbino previsto per metà ottobre. Saranno successivamente pubblicati gli Atti dei due convegni. L’attività didattico-formativa ha invece coinvolto il triennio del Liceo Celio Roccati di Rovigo con la partecipazione dell’associazione Minimiteatri e dell’Università di Ferrara. Gli studenti di tre classi del triennio (indirizzi figurativo pittorico-plastico, architettura e grafico) hanno potuto conoscere l’artista Avelli e cimentarsi in rappresentazioni artistiche che saranno esposte e illustrate al Museo dei Grandi Fiumi a fine maggio, durante il Convegno. Sempre nell’ottica di sensibilizzazione e collaborazione, la Fondazione ha voluto coinvolgere l’Istituto Alberghiero Cipriani di Adria (RO) affidando agli studenti l’attività di accoglienza durante l’iniziativa convegnistica rodigina.
Infine per favorire la valorizzazione di Avelli e dei luoghi che lo hanno visto protagonista, Fondazione Rovigo Cultura ha prodotto un video la cui colonna sonora è stata appositamente composta da un allievo del corso di Musica Applicata del Conservatorio “F. Venezze”.