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Su il sipario su “VIVA!” al cinema teatro Duomo di Rovigo

“La mia missione è rompere i coglioni alla cultura ufficiale e se si tratta di sostenere una stagione teatrale fuori dagli schemi e un gruppo di ragazzi che provano a fare qualcosa di nuovo, io ci sono. Ecco perché ho accettato di venire qui con il mio spettacolo e sono qui oggi”. Con queste parole, Natalino Balasso ha dato la sua benedizione a “Viva!”, la prima stagione teatrale del cinema teatro Duomo e di Spazio T a Rovigo.
Scatenato e divertente, Balasso è salito sul palco con Giorgia Forno, direttrice artistica della stagione, con cui ha duettato per un’ora, presentando le proposte contenute nella stagione. Ma anche parlando di teatro e delle sue molte forme. Del resto, tra la direttrice artistica e l’attore c’è una conoscenza diretta, nata proprio tra laboratori teatrali e conversazioni: “Molte volte chi programma una stagione teatrale non conosce gli spettacoli – dice Balasso -. Giorgia invece ha visto gli spettacoli e li ha scelti personalmente. Ci sono autori grandi, che conosco e ammiro, ma credo che Rovigo ormai meriti il meglio”.
“Lo stile del cinema teatro Duomo è sempre stato di trattare temi importanti, ma in modo leggero, ironico e quindi intelligente – ha Giorgia Forno in apertura  – Questa stagione teatrale vuole fare lo stesso. Mi sembra che questi tempi lo richiedano”. Di impegno, ma anche di speranza, parla la poesia che la direttrice artistica ha voluto leggere in apertura: “Se dovessi morire”, di Refaat Alareer, intellettuale e poeta palestinese, ucciso insieme ai tre figli e all’intera famiglia nel dicembre 2023 da un bombardamento israeliano a Gaza.
“VIVA!” prenderà il via il 9 ottobre con il primo di nove spettacoli, alcuni sul palco del cinema teatro Duomo, altri in quello più piccolo di Spazio T, in una dimensione più “off” e conviviale. Tutti gli spettacoli sono alle 21.30. Si apre al cinema teatro Duomo con “Re Lear è morto a Mosca”, giovedì 9 ottobre, opera di César Brie e della sua compagnia-residenza L’isola del Teatro. Al centro della storia, l’assassino nel 1948 di due grandi attori del Teatro Ebraico di Mosca, impegnati nella rappresentazione del Re Lear in yiddish. Il mandate: Iosif Stalin. I nove artisti in scena fanno rivivere con parole, canti, danze, immagini questa storia di libertà e amore per l’arte.
Il secondo appuntamento sarà invece a Spazio T: giovedì 13 novembre va in scena “Memori” di Nicola Lorusso e Giulio Macrí: il racconto di due anime disperse nel silenzio, alla disperata ricerca della propria identità e di quell’istante che ha completamente stravolto il loro esistere.
Giovedì 11 dicembre a Spazio T, Federica Mafucci porta il suo “Zona Franca”: Franca ne è la protagonista, convinta di dover fronteggiare un’emergenza in scala globale e pronta a tutto ciò che le è possibile per mettere tutti in salvo, attraverso un dialogo diretto con il pubblico, narrando “storie di ordinaria follia” e giocando con il divertimento e il dramma del vivere quotidiano.
Si torna nella grande sala del teatro Duomo giovedì 15 gennaio 2026 con “Il circo capovolto” scritto e interpretato da Andrea Lupo di Teatro delle Temperie: due storie parallele di due generazioni di rom: una finita nei campi di concentramento, la successiva nei campi rom alle periferie delle grandi città. Storie che rivivono dal confronto con i bambini, con la loro curiosità e la loro voglia di divertirsi.
Giovedì 22 gennaio a Spazio T è la volta di “Pasifae Autodafè” di Andrea Mattei e 9c Teatro: una donna condannata per il suo peccato si confessa al pubblico, che dovrà decidere se confermarne la pena o liberarla. Una confessione schietta, brillante e scorretta, che mescola affondi tipici della migliore stand-up comedy agli afflati del racconto mitico.
Giovedì 12 febbraio si torna sul palco grande con “Metaforicamente Schiros” di Beatrice Schiros e Gabriele Scotti: inizialmente riluttante a essere sul palco, Beatrice dà vita ad un monologo fuori dai denti, sfacciato, che prende forma da un primo ricordo, un aneddoto, una risata.
A Spazio T giovedì 19 febbraio la  compagnia Circolabile porta “Brusco” di Andrea Menozzi e Christel Dicembre. Brusco è un personaggio fuori dagli schemi, capace di illuminarci con una frase sorprendente e incomprensibile. Disturba e affascina, ma apre una breccia per l’immaginazione.
Giovedì 12 marzo la compagnia Usine Baug rappresenta al cinema teatro Duomo “Topi” con Claudia Russo, Ermanno Pingitore, Stefano Rocco. Lo sfondo è il G8 di Genova del 2001, con le violenze per le strade. Ma il protagonista, il signor Canepa, nemmeno se ne accorge, ha altro per la testa: topi, piccoli e invisibili come fantasmi hanno invaso il palazzo e sgranocchiano mele e carote. Bisogna liberarsene e in fretta, prima che arrivino gli ospiti.
Giovedì 16 aprile arriva Natalino Balasso con il suo “Dizionario Balasso. Colpi di tag” sul palco del “Duomo”. Nel mondo contemporaneo le parole diventano “tag”, cioè etichettano le cose come si etichettano le mele: una ad una ma con lo stesso disegno. Ogni concetto è una scatola chiusa di cui leggiamo solo l’etichetta: il tag. Cosa c’è nella scatola? È qui che Balasso si produrrà nell’arte in cui è specializzato: rompere le scatole.
Per leggere il programma completo degli spettacoli e per acquistare biglietti e abbonamenti, basta visitare il sito www.cinemateatroduomo.it o www.vivateatro.it.
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