“Lo stile del cinema teatro Duomo è sempre stato di trattare temi importanti, ma in modo leggero, ironico e quindi intelligente – ha Giorgia Forno in apertura – Questa stagione teatrale vuole fare lo stesso. Mi sembra che questi tempi lo richiedano”. Di impegno, ma anche di speranza, parla la poesia che la direttrice artistica ha voluto leggere in apertura: “Se dovessi morire”, di Refaat Alareer, intellettuale e poeta palestinese, ucciso insieme ai tre figli e all’intera famiglia nel dicembre 2023 da un bombardamento israeliano a Gaza.
Si torna nella grande sala del teatro Duomo giovedì 15 gennaio 2026 con “Il circo capovolto” scritto e interpretato da Andrea Lupo di Teatro delle Temperie: due storie parallele di due generazioni di rom: una finita nei campi di concentramento, la successiva nei campi rom alle periferie delle grandi città. Storie che rivivono dal confronto con i bambini, con la loro curiosità e la loro voglia di divertirsi.
Giovedì 22 gennaio a Spazio T è la volta di “Pasifae Autodafè” di Andrea Mattei e 9c Teatro: una donna condannata per il suo peccato si confessa al pubblico, che dovrà decidere se confermarne la pena o liberarla. Una confessione schietta, brillante e scorretta, che mescola affondi tipici della migliore stand-up comedy agli afflati del racconto mitico.
Giovedì 12 febbraio si torna sul palco grande con “Metaforicamente Schiros” di Beatrice Schiros e Gabriele Scotti: inizialmente riluttante a essere sul palco, Beatrice dà vita ad un monologo fuori dai denti, sfacciato, che prende forma da un primo ricordo, un aneddoto, una risata.
A Spazio T giovedì 19 febbraio la compagnia Circolabile porta “Brusco” di Andrea Menozzi e Christel Dicembre. Brusco è un personaggio fuori dagli schemi, capace di illuminarci con una frase sorprendente e incomprensibile. Disturba e affascina, ma apre una breccia per l’immaginazione.
Giovedì 12 marzo la compagnia Usine Baug rappresenta al cinema teatro Duomo “Topi” con Claudia Russo, Ermanno Pingitore, Stefano Rocco. Lo sfondo è il G8 di Genova del 2001, con le violenze per le strade. Ma il protagonista, il signor Canepa, nemmeno se ne accorge, ha altro per la testa: topi, piccoli e invisibili come fantasmi hanno invaso il palazzo e sgranocchiano mele e carote. Bisogna liberarsene e in fretta, prima che arrivino gli ospiti.
Giovedì 16 aprile arriva Natalino Balasso con il suo “Dizionario Balasso. Colpi di tag” sul palco del “Duomo”. Nel mondo contemporaneo le parole diventano “tag”, cioè etichettano le cose come si etichettano le mele: una ad una ma con lo stesso disegno. Ogni concetto è una scatola chiusa di cui leggiamo solo l’etichetta: il tag. Cosa c’è nella scatola? È qui che Balasso si produrrà nell’arte in cui è specializzato: rompere le scatole.
Per leggere il programma completo degli spettacoli e per acquistare biglietti e abbonamenti, basta visitare il sito www.cinemateatroduomo.it o www.vivateatro.it.