L’Artico non è più una terra di silenzio e ghiacci eterni: il riscaldamento globale sta ridisegnando il paesaggio, aprendo nuove rotte commerciali e scatenando un acceso confronto geopolitico tra le grandi potenze. Stati Uniti, Cina, Russia e Unione Europea guardano con crescente interesse alla Groenlandia, un territorio strategico ricco di risorse naturali e protagonista di una delicata partita tra sviluppo economico, indipendenza politica e memorie coloniali ancora vive.
Su questo tema di bruciante attualità verterà il secondo incontro della rassegna Cose di questo mondo, promossa dall’Associazione culturale Minelliana, dal titolo: “All’improvviso, la Groenlandia: (in)sicurezza e colonialismo nell’Artico”. L’appuntamento è per venerdì 7 marzo 2025 alle ore 17, presso la sede della Minelliana, nel primo chiostro del Monastero di San Bartolomeo a Rovigo.A condurre il pubblico in questa esplorazione sarà Mario Giagnorio, esperto di relazioni internazionali e geopolitica, con un solido background accademico in Scienze Politiche, Relazioni Internazionali, Diritti Umani e Studi Europei. Giagnorio ha conseguito un dottorato di ricerca in Studi Internazionali, specializzandosi nell’analisi dei conflitti globali e nelle dinamiche di sicurezza internazionale. Nel corso della sua carriera, ha collaborato con istituti di ricerca, università e organizzazioni impegnate nello studio delle relazioni globali, dedicandosi in particolare all’impatto delle nuove sfide geopolitiche sull’ordine mondiale.
Per secoli considerata una terra remota e quasi inaccessibile, la Groenlandia sta vivendo una trasformazione senza precedenti. Il cambiamento climatico sta accelerando lo scioglimento dei ghiacci, aprendo nuove possibilità economiche legate all’estrazione di minerali rari e alle vie di navigazione tra Europa, Asia e Nord America. Allo stesso tempo, la crescente attenzione internazionale ha risvegliato le tensioni legate alla sua sovranità: pur essendo un territorio autonomo sotto la Corona danese, il dibattito sull’indipendenza si fa sempre più acceso.
Gli Stati Uniti, storicamente interessati alla regione – tanto da proporre in passato l’acquisto della Groenlandia – mantengono una presenza militare strategica, mentre la Cina, attraverso investimenti e partnership, cerca di guadagnare terreno nella corsa alle risorse artiche. La Russia, dal canto suo, ha potenziato la propria presenza militare nella regione, rendendo l’Artico una delle nuove frontiere della competizione globale.
In questo scenario, la Groenlandia si trova al centro di dinamiche complesse: da un lato, la necessità di sviluppo economico e infrastrutturale, dall’altro, il rischio di diventare terreno di scontro tra potenze globali. Quale sarà il futuro della regione? Riuscirà la Groenlandia a conquistare una vera indipendenza politica ed economica, o resterà ostaggio delle ambizioni dei grandi attori internazionali?
L’incontro alla Minelliana offrirà un’opportunità unica per esplorare questi interrogativi e comprendere meglio le dinamiche di un’area che, pur sembrando lontana, avrà un impatto significativo sul futuro dell’equilibrio globale. Il pubblico sarà coinvolto in una discussione aperta, con la possibilità di porre domande e confrontarsi con un esperto del settore.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.