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L’agricoltura sociale al servizio delle persone in difficoltà

Si è svolto oggi a Calto (Rovigo) il primo open day di “RaSo. Radici di Solidarietà”, il progetto coordinato dal Centro di referenza nazionale per gli interventi assistiti con gli animali (IAA) dell’IZS Venezie per promuovere l’agricoltura sociale in Veneto.

All’apertura del convegno sono intervenuti Alessandra Locatelli, Ministro per le disabilità, Giovanni Cattoli, direttore sanitario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Laura Farinella, responsabile UOS Disabilità – Distretto 1 dell’Az. Ulss 5 Polesana, Nico Manfredi, sindaco del Comune di Calto.

L’agricoltura sociale rappresenta un’occasione di sviluppo, imprenditorialità, comunità, networking e promozione territoriale, che mette in connessione la produttività delle aree rurali e l’offerta di servizi.

Alessandra Locatelli, Ministro per le disabilità, nel videomessaggio di apertura dei lavori, ha sottolineato che “il tema dell’agricoltura sociale è molto innovativo e può svilupparsi ancora di più, con sempre più occasioni di inclusione lavorativa, sviluppo di autonomia, indipendenza e relazioni per le persone con disabilità”. Nel prossimo bando sulle disabilità, ha annunciato il Ministro, un intero settore di intervento sarà dedicato all’agricoltura sociale.

Le attività di agricoltura sociale sono finalizzate a un miglioramento della qualità della vita degli esseri umani attraverso la valorizzazione delle risorse della natura, un ambito oggi conosciuto come Green Care e che comprende anche gli IAA. L’interconnessione fra agricoltura sociale e IAA apre ad una vasta gamma di applicazioni nei diversi territori, con la prospettiva di un’integrazione con il welfare tradizionale, utile a colmare gap assistenziali e fornire un approccio innovativo basato sui concetti di Community Care e One Welfare.

Morgana Galardi, ricercatrice del Centro di referenza IAA e responsabile del progetto RaSo, ha sottolineato il ruolo centrale dell’IZSVe nella creazione di un modello territoriale di agricoltura sociale: “Il progetto ha lo scopo di promuovere a livello locale e regionale le attività delle Fattorie Sociali partner, per far comprendere le opportunità che i servizi innovativi come l’agricoltura sociale possono offrire al territorio. L’IZSVe, capofila del progetto, supporta la promozione delle singole aziende nel proprio contesto ed è il punto di riferimento scientifico e organizzativo per l’implementazione di un network a livello regionale”.

L’evento è stato ospitato dalla fattoria sociale Ecoflora, da anni impegnata in percorsi di reinserimento lavorativo per persone con difficoltà. “Il progetto Raso-Radici di Solidarietà è stato per noi di Ecoflora un’occasione per promuovere le attività di agricoltura sociale che portiamo avanti dal 2019, con l’iscrizione all’elenco regionale delle fattorie sociali del Veneto. Siamo entusiasti di partecipare a questo progetto perché crediamo nell’importanza della condivisione di idee e buone pratiche con altre aziende agricole con cui abbiamo in comune il forte impegno sociale – ha dichiarato Giulia Baldelli, co-titolare dell’azienda Ecoflora. “Auspichiamo che il modello delle fattorie sociali sia sempre più diffuso e accessibile da parte delle aziende da un lato e della collettività dall’altro, anche grazie al recente aggiornamento della legge regionale sull’agricoltura sociale”.

L’evento di oggi è il primo di una serie di open day che proseguiranno nel 2026 e 2027 in altre fattorie sociali della Regione del Veneto.

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