In 200 al concerto di Sugarpie & The Candymen, svoltosi a Rovigo in piazzetta Annonaria, a cura di Ente Rovigo Festival in collaborazione con Rovigo Jazz Club.
Le serate del 36. Festival internazionale DeltaBlues stanno facendo registrare un’ottima affluenza di pubblico. Sugarpie & The Candymen ha entusiasmato i presenti, proponendo sia brani inediti, frutto dell’ultimo album “Something’s Cooking“, che esplora i mondi della Motown, del soul e del blues elettrico, sia soprattutto grandi successi del passato, rivisti in chiave anche ironica. Da un medley con alcuni dei pezzi storici dei Beatles, proposti in maniera del tutto originale cambiando il ritmo delle canzoni, per poi unirle in un’unica cantata assieme da tutti i componenti del gruppo musicale piacentino-cremonese, passando per i Rolling Stones, proseguendo con i Red Hot Chili Peppers. Immancabile l’omaggio ai Queen, con il successo più famoso della band inglese, ossia “Bohemian Rhapsody”. Spettacolare la versione di “Whole Lotta Love”, brano che ha reso celebri i Led Zeppelin di Robert Plant. Anche la musica italiana trova un piccolo spazio, con il sempre verde “Tu vuò fà l’americano”, di Renato Carosone.
Musica, ritmo, ballo, energia, il mix offerto dalla splendida cantante Miss “Sugarpie” Lara Ferrari, accompagnata nel viaggio musicale di un’ora mezza, dai Candymen Jacopo Delfini (chitarra gipsy e armonie vocali), Renato Podestà (chitarra, banjo e armonie vocali), Roberto Lupo (batteria) e Alessandro Cassani (contrabbasso). Il bis finale è un grande e prolungato omaggio al genio di Minneapolis, ossia Prince Roger Nelson, con una riproposizione di “Kiss” che ha deliziato un pubblico più che soddisfatto dell’ultima serata musicale proposta nel teatro all’aperto di piazzetta Annonaria.
Il DeltaBlues si riposa ora per qualche giorno, dando appuntamento a venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 luglio, nell’arena spettacoli del Censer di Rovigo, dove sono in programma tre grandissime serate finali, con tanto di area street food abbinata a quattro birrifici artigianali polesani
