Venerdì 11 aprile si è svolto un primo incontro tra i tre studi professionali: Italian Global Consulting, Citizenship Service e B. P. Service, le Organizzazioni Sindacali FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTuCS Veneto , la Dott.ssa Mandich della Regione Veneto e il Dott Giuliano Bascetta dell’ufficio di crisi della Regione Veneto .
Conseguentemente all’entrata i vigore del decreto legge n°36 del 28/03/2025, infatti, che inserisce nuovi e più stringenti parametri per la richiesta di cittadinanza da parte di italo discendenti nati all’estero, le tre società hanno visto una drastico calo dei potenziali richiedenti e conseguentemente dell’attività, attivando pertanto la richiesta di cassa integrazione .
L’entrata in vigore immediata del decreto ha comportato l’improvvisa sospensione dell’attività lavorativa per un totale di 210 dipendenti, tutte giovani donne altamente qualificate .
Il primo incontro è durato diverse ore e si è soffermato principalmente sulla richiesta da parte delle OOSS di anticipare il pagamento della cassa integrazione salariale al fine di limitare le penalizzazioni che subirebbero le lavoratrici (molte monoreddito, con affitti o mutui da pagare e lontane dalle famiglie di origine) a seguito dei tempi più lunghi del pagamento diretto da parte dell’Inps, anticipo che però l’azienda ha dichiarato insostenibile.
Dopo un’assemblea con tutte le lavoratrici per esporre le criticità emerse e le varie posizioni, e per raccogliere il mandato delle lavoratrici a procedere con l’accordo, le Organizzazioni Sindacali hanno ripreso la discussione in sede regionale sottoscrivendo i verbali di cassa integrazione con la richiesta da parte dell’azienda di pagamento diretto dall’INPS.
Come Organizzazioni Sindacali riteniamo prioritario garantire una continuità occupazionale e retributiva a queste lavoratrici con l’apertura dell’ammortizzatore sociale in attesa di capire se l’attività lavorativa potrà riprendere e con quali volumi, a seguito di eventuali modifiche al decreto o alla diversificazione delle pratiche gestite dalle società .
Riteniamo fondamentale assicurare ogni strumento a disposizione al fine di preservare i posti di lavoro anche in considerazione delle scarse opportunità occupazionali che offre il nostro territorio con l’inevitabile conseguenza di ulteriori esodi di giovani laureati , in questo caso donne, verso altre provincie e regioni, spopolando ancora di più questo territorio caratterizzato da bassa natalità e aumento dell’età media.
Come Organizzazioni Sindacali siamo a disposizione di tutti/e i/le lavoratrici per garantire tutta la tutela e assistenza necessaria in questo difficile percorso che dovremo continuare a monitorare. Anche per questo motivo chiederemo un incontro dal Prefetto, principale riferimento territoriale del Governo, con il coinvolgimento di tutte le istituzioni locali e dei parlamentari del nostro territorio, per chiedere che ci si faccia carico di questa situazione con interventi anche di tipo legislativo.
P/Filcams Cgil Elisa Cavallaro
p/Fisascat Cisl Pd e Ro Diego Marcomini
p/Uiltucs Veneto Michela Bacchiega