biblioteca “Luigi Groto” e in piazza Bocchi.
“Nelle varie tappe della marcia gli studenti degli istituti scolastici di Adria (medie Adria 1, Istituto IIS Colombo, Polo Tecnico, Cipriani e Conservatorio Musicale A. Buzzolla) si sono espressi sui diritti umani con delle riflessioni, a partire dalle tante situazioni di cronaca in cui i diritti umani vengono violati e dove ancora oggi, non riusciamo con gli strumenti che abbiamo a disposizione, a preservare e difendere i diritti di tutti (bambini, adulti e anziani)”- ha spiegato il sindaco Omar Barbierato
“Una mattinata importante in cui i nostri ragazzi sono stati i portatori di messaggi fondamentali che tutti noi dobbiamo ascoltare e portare all’interno delle realtà in cui viviamo e delle realtà associative, come per esempio firmare e sostenere gli appelli di Unicef, Amnesty, Emergency. Un gesto di pochi minuti via social, importante per il nostro mondo, la nostra Europa, ma anche per la nostra Italia dove i diritti fondamentali delle persone non sono sempre preservati. Come docente sono contento che l’educazione civica sia un percorso della maturità, perché prima di essere degli ingegneri o spazzini, siamo persone e viviamo tutti i giorni insieme alle altre persone, ed è fondamentale conoscere e far rispettare i diritti umani”- ha evidenziato il primo cittadino.
Nel suo intervento in piazza Bocchi, Dina Maragno del Comitato Unicef di Rovigo ha spiegato ai ragazzi l’importanza della convenzione sui diritti dell’infanzia, una carta emanata dalle nazioni unite il 20 novembre 1989, ratificata da 196 nazioni, che poi è diventata la legge n.176 dello stato Italiano, il 27 maggio 1991. “Costituita da cinquantaquattro articoli, prevede quattro principi fondanti che sono la non discriminazione delle persone, l’ interesse prioritario verso i bambini, che dovrebbe prevalere su ogni altro ordine di priorità; la funzione dello stato nel garantire ad ognuno di voi ragazzi, l’educazione e l’istruzione per sviluppare i talenti e le vostre capacità. Ultimo pilastro della convenzione è l’ascolto delle opinioni e per questo motivo,noi come Unicef suggeriamo ai Comuni il consiglio comunale dei ragazzi, primo passo per far diventare voi giovani cittadini consapevoli”
“La marcia dei diritti ha rappresentato un momento educativo importante per tutti gli studenti – ha commentato Denis Marangon, docente del Polo Tecnico – Una mattinata preceduta da una settimana di esperienze didattiche in classe, tra dialoghi e racconti, attività manuali e grafiche per coinvolgere creativamente gli alunni. Alcuni luoghi significativi della città di Adria, durante la marcia, sono stati decorati con diversi cartelli e striscioni sia con disegni e sia con riflessioni e slogan sui diritti umani”
La marcia dei diritti si è conclusa con la musica degli allievi del Conservatorio A. Buzzolla.