Nella mattinata di oggi, gli amministratori civici hanno presenziato nelle
varie frazioni per celebrare il 25 aprile, affiancati dalle autorità
militari, ecclesiastiche e dalle associazioni combattentistiche e d’arma.
Una ricorrenza che verrà celebrata in piazzetta San Nicola nel centro
città, domani mattina, e con gli studenti che frequentano le scuole della
città il 26 aprile.
“ Il 77° Anniversario della Liberazione è l’occasione per commemorare tutte
quelle persone che hanno sacrificato la loro vita per la nostra Libertà -ha
esordito da Valliera il consigliere comunale Giuliano Beltrame – Il 25
Aprile è la Festa della Liberazione dal nazifascismo, una data importante
in cui i soldati tedeschi nazisti e i fascisti della repubblica di Salò
iniziarono la ritirata dalle città di Milano e Torino”
“Con la liberazione dal Fascismo si è capito dove porta il nazionalismo,
cosa che stanno sperimentando in Ucraina e speriamo che possa anche per
loro venire la liberazione e la democrazia –ha evidenziato da Bottrighe
l’assessore Andrea Micheletti, che nel suo discorso ha ricordato quanto
hanno combattuto per la libertà, anche i cittadini di Bottrighe- Pace e
democrazia non sono mai garantite se non le difendiamo col nostro impegno
e con comportamenti coerenti di rispetto della legge e della legalità”.
“Il grido che parte anche da questa Piazza davanti a chi ha perso la
propria vita è quello di continuare a chiedere la PACE,- ha evidenziato da
Baricetta il consigliere Federico Paralovo- la guerra non è mai una
soluzione, non è mai giusta. Oggi fare Resistenza, significa metterci la
faccia, impegnarsi per un mondo più giusto, e nel nostro piccolo essere
partecipi è importante, perché non è mai troppo tardi per far sentire la
propria voce di cittadini resistenti”.
“Quelli della mia generazione e quella precedente- ha detto il giovane
consigliere Cristian Andriotto da Fasana- siamo nati e cresciuti in uno
stato di libertà per noi normale, ma quello che sta succedendo in Ucraina,
dimostra che ciò che noi consideriamo scontato, non lo è, ed è per questo
motivo che è fondamentale non smettere mai di lottare per i nostri diritti
e per la nostra libertà, affinchè quei giorni bui non si ripetano”
“Oggi, in questo giorno di commemorazione, ed ogni futuro giorno, nel
nostro essere partecipi nella vita sociale siamo consapevolmente veicoli
di un messaggio la cui importanza riecheggia anche oltre la nostra vita.
Così come è e sempre sarà per coloro cui oggi esprimiamo viva gratitudine”
– ha detto il consigliere Michele Casellato, dalle frazioni di Mazzorno
sinistro e Cavanella Po
Al monumento dei caduti a Ca’ Emo, alcuni bambini hanno depositato una
gerbera rossa, quale simbolo di vittoria e amore. Un gesto significativo
sottolineato dalla consigliera Sara Mazzucato, che nel suo intervento ha
ricordato due testimoni di guerra da poco scomparsi:Mario Scaranello,
ultimo reduce della seconda guerra mondiale della piccola frazione di
Ca’Emo e l’alpino Arduino Nali.
Il presidente del consiglio comunale Franco Bisco, dalla frazione di
Bellombra ha toccato anche il tema della pandemia “In questi ultimi 2
anni, siamo stati messi alla prova da qualcosa di inaspettato in un mondo
come il nostro dove l’onnipotenza dell’uomo pareva ormai cosa fatta. Le
limitazioni che abbiamo dovuto sopportare, non sono state però una
limitazione della nostra libertà ma l’affermazione di un principio di
solidarietà, di attenzione al bene comune, che ci qualifica come società
libera e democratica. In questa giornata di ricordo, esprimo vicinanza a
tutti i familiari delle persone che non ce l’hanno fatta. E voglio essere
vicino anche a tutti quei cittadini che nel mondo, sono coinvolti in una
guerra”