

Spesso una singola storia può smuovere le coscienze più dei dati e dei numeri. E’ accaduto con Hind Rajab, la bambina di 6 anni uccisa da soldati israeliani a Gaza, al centro del film “La voce di Hind Rajab”, vincitore del Leone d’Argento alla Mostra del cinema di Venezia e candidato agli Oscar.
Questa settimana il film “La voce di Hind Rajab” arriva al cinema teatro Duomo, a due anni esatti dal massacro compiuto in Israele da miliziani provenienti dalla striscia di Gaza, a cui è seguito l’annientamento da parte dell’esercito israeliano dell’enclave palestinese. La violenza della risposta militare non ha risparmiato i civili – che anzi sono oltre l’80% delle oltre 67.000 vittime accertate – e ha colpito perfino operatori umanitari, personale sanitario, giornalisti. E bambini: quasi 20 mila le piccole vite annientate da bombe, malattie e fame.
Hind Rajab era una di queste e la sua voce disperata ha sconvolto il mondo, impressa per sempre nelle registrazioni in cui chiamava i soccorsi per essere salvata. Hind Rajab aveva solo sei anni, quando l’esercito israeliano ha bombardato l’auto su cui viaggiava con la famiglia. E’ lei a chiamare la Mezzaluna Rossa per chiedere aiuto, dalla macchina in cui è intrappolata tra i corpi dei suoi familiari. Ma ai soccorritori sarà impedito per ore di arrivare sul posto e alla fine neppure l’ambulanza invitata tornerà più indietro: i sanitari verranno trovati uccisi, insieme alla bambina e alla sua famiglia. Sull’auto un carro armato ha sparato più di 300 colpi di proiettile.
Il film ricostruisce quelle ore, attraverso la disperata ostinazione dei sanitari, che cercano in tutti i modi di salvarla. La loro impotenza di fronte alla tragedia è la stessa con cui il mondo assiste da due anni ad una guerra che ha assunto ormai i connotati di uno spietato sterminio.
Eppure “La voce di Hind Rajab” è anche uno dei segni che la coscienza del mondo non è inerte, come dimostrano non solo i riconoscimenti ricevuti, ma anche i numeri da tutto esaurito nelle sale in cui è stato già proiettato. Diretto dalla regista tunisina Kaouther Ben Hania, ha tra i produttori nomi di spicco come Joaquin Phoenix, Brad Pitt e Alfonso Cuarón. Al cinema teatro Duomo sarà in programmazione da giovedì a domenica, con gli orari indicati sul sito www.cinemaduomo.it.