

In un contesto geopolitico sempre più drammatico segnato da una folle escalation bellica, sentiamo l’urgenza di manifestare ancora per la #pace, il rispetto dei diritti umani e l’immediato #cessateilfuoco in tutti i conflitti. Denunciamo come grave e preoccupante per la democrazia, il fatto che le Questure su direttiva del governo abbiano proibito di manifestare il 5 ottobre. La democrazia si promuove e difende garantendo maggiori spazi democratici, non con la censura politica. Perciò, difendiamo la libertà di manifestare e di esprimere le proprie idee, anche quando non sono le nostre. Proibire di manifestare è ancora più grave di fronte all’estensione del conflitto in Medio Oriente, che vede in Libano l’applicazione della stessa logica distruttiva e di morte che abbiamo visto a Gaza e che prosegue in Ucraina.
Chiediamo che sia garantito il diritto e la libertà di manifestare in modo nonviolento e pacifico come prevedono la Costituzione italiana e la Dichiarazione universale dei diritti umani. Continueremo a mobilitarci per chiedere il cessate il fuoco, i negoziati e le conferenze di pace, per la fine di tutte le guerre, per il rispetto del diritto internazionale, per interrompere il complice silenzio delle istituzioni europee, per la protezione e l’assistenza alle popolazioni civili, per il diritto di auto-determinazione di tutti i popoli, per porre fine ai massacri, alle occupazioni, a tutti gli atti di terrore e ad ogni forma di antisemitismo e di islamofobia, per fermare la folle corsa al riarmo, per costruire pace e sicurezza comune.
Per tutto ciò, ribadendo il diritto e la libertà di manifestare, ci impegniamo a promuovere una giornata di mobilitazione nazionale i cui dettagli saranno annunciati nei prossimi giorni.
Il comunicato congiunto di Europe For Peace, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione #PerugiAssisi per la cultura della pace, AssisiPaceGiusta, Sbilanciamoci e altre reti e associazioni.
https://retepacedisarmo.org/2024/il-tempo-della-pace-e-ora/