A seguito degli esiti dei tentativi di conciliazione conclusisi con due “verbali di mancato accordo” nelle riunioni del 3 e 9 maggio u.s., FP CGIL, CISL FP E UIL FPL hanno proclamato lo sciopero per l’intera giornata del 23 settembre 2024, per i dipendenti di tutte le strutture in cui si applicano i CC.NN.LL. Sanità Privata Aiop/Aris, Aiop Rsa, Aris Rsa-cdr.
In preparazione dello Sciopero e in considerazione degli stati di agitazione in atto si è reso necessario attivare in tutto il periodo che precede la data del 23 settembre, iniziative idonee a sostenere le giuste rivendicazioni delle lavoratrici e lavoratori a vedersi pienamente riconosciuti la propria professionalità e i propri diritti, una battaglia che abbiamo cominciato da molto tempo insieme a loro e che non può arrestarsi.
L’iniziativa principe della protesta, oltre alle assemblee sui posti di lavoro, consiste nell’imbandieramento delle strutture destinatarie di questi contratti. In polesine sono state imbandierate la Casa di Cura Madonna Della salute di Porto Viro, la Casa di Cura di Rovigo, la Casa di cura Santa Maria Maddalena che applicano il CCNL Sanità Privata e la Casa Sacra Famiglia di Fratta Polesine che applica il CCNL ARIS RSA; nei prossimi giorni procederemo con l’imbandieramento anche della struttura CSA Bellini di Frassinelle Polesine che applica il CCNL AIOP RSA.
Di tutte le strutture di cui sopra, solo la Casa Sacra Famiglia Di Fratta Polesine ha da subito chiesto la rimozione delle bandiere, poiché, secondo loro trattavasi di violazione della proprietà privata, e lesione dell’immagine della Casa. Di fatto poi le bandiere sono rimaste esposte fino a venerdì sera quando sono state non solo tolte, ma fatte letteralmente sparire poiché nella giornata di sabato la Casa Sacra famiglia ospitava un evento e non volevano che emergesse la legittima protesta dei lavoratori.
Quello avvenuto venerdì è una palese condotta antisindacale e una mancanza totale di rispetto verso i lavoratori che legittimamente protestano, per il riconoscimento dei propri diritti. Ci siamo trovati davanti ad un atteggiamento despota ed autoritario, che a onor del vero ci aspettavamo poiché questo è il modo in cui vivono i lavoratori all’interno della struttura, dalla quale, chi ne ha la possibilità, alla prima occasione scappa, accettando destinazioni di lavoro anche a moltissimi chilometri da casa, pur di, oltre a non lavorare più con carichi di lavoro insostenibili, saltando ferie e riposi, senza che sia sempre garantito un ambiante di lavoro sicuro, non essere più trattato da numero ma da lavoratore e persona con una propria dignità.
E proprio per difendere la dignità dei lavoratori e del lavoro, la protesta continua!!! Sabato mattina abbiamo riposizionato le bandiere al loro posto e li dovranno restare fino alla fine dello stato di agitazione. Lunedì, sempre nell’ottica della difesa dell’operato dei lavoratori e dell’attività Sindacale valuteremo, anche attraverso gli uffici legali, il procedimento per la repressione della condotta antisindacale (art. 28, l. n. 300 del 20 maggio 1970 – c.d. Statuto dei lavoratori) nei confronti della Casa Sacra Famiglia di Fratta Polesine.
Per FP CGIL Rovigo – CISL FP Padova/Rovigo – UIL FPL Rovigo
Roberta Denanni – Enrico Rossi – Attilio Minichini