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CISL: La sicurezza sul lavoro dev’essere una priorità

«Fermare le morti sul lavoro dev’essere una priorità per tutti, a cominciare dalle istituzioni, come lo è da tempo per la Cisl. Bisogna parlarne nelle fabbriche, nei cantieri, dovunque si lavori, per mobilitare le coscienze e far sentire la voce di quanti rischiano ogni giorno la vita con contratti irregolari, scarsa formazione, o imbrigliati nell’ultimo anello di una catena di subappalti. Stiamo definendo il calendario di una grande mobilitazione sul territorio con assemblee nei luoghi di lavoro e momenti di confronto con i cittadini, per ribadire le nostre proposte. Se quello che chiediamo fosse stato attuato, avremmo già raggiunto quell’obiettivo di zero morti sul lavoro che ci siamo posti e che non è un’utopia. E la strage di Firenze lo dimostra. Nel nostro territorio, già segnato pesantemente da un’altra strage, per la quale ben pochi hanno pagato, non è passato nemmeno un mese dall’ennesimo incidente mortale.

Anche se stiamo lavorando bene con il prefetto al Tavolo di coordinamento per la legalità, la sicurezza e la prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro, molto c’è ancora da fare anche sul territorio, oltre che a livello nazionale. Va aperto innanzitutto un confronto sulla formazione, per lavoratori, datori di lavoro ed Rspp, ma va anche definito un grande piano che porti il valore della sicurezza sul lavoro già sui banchi di scuola. Bisogna investire in prevenzione, ricerca e innovazione, anche attingendo agli avanzi di bilancio dell’Inail, e potenziare gli organici degli enti preposti alla vigilanza, implementando anche i controlli sull’applicazione corretta dei contratti di lavoro. L’accesso alle gare d’appalto va collegato ad un sistema di qualificazione delle imprese che comprenda anche l’adesione ai contratti rispondenti al settore oggetto del bando. Va garantita la presenza e l’operatività dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls, Rlst e Rlssp) in tutte le aziende, in un’ottica partecipativa che valorizzi il loro impegno per la tutela dei lavoratori, a beneficio anche dell’azienda stessa. Nella sfida che abbiamo difronte sono in gioco vite umane, e insieme anche il futuro e la dimensione economica ed etica del nostro sistema produttivo».

Samuel Scavazzin

Segretario generale della Cisl Padova Rovigo

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