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I consigli dei pediatri per affrontare al meglio il nuovo anno scolastico

Fare una buona colazione, dormire abbastanza, regolamentare l’uso dei device. Sono questi alcuni dei consigli ai genitori di Paolo Becherucci, presidente della SICuPP, la Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche, per affrontare al meglio il nuovo anno scolastico. “L’inizio della scuola è un momento importante per le famiglie perché devono riorganizzare i ritmi della vita quotidiana rispetto ai mesi estivi e anche per i bambini: tornare in classe ha un forte impatto emotivo” dice Becherucci.

Ecco, quindi, i consigli dei pediatri della SICuPP per preparare i bambini alla ripresa delle attività e che devono accompagnare i più piccoli durante tutto l’anno scolastico.

Riprendere gradualmente i consueti ritmi della giornata. Durante l’estate l’organizzazione delle giornate cambia, si va a letto più tardi, si dorme meno. Una buona abitudine, già prima dell’inizio di scuola, sarebbe quella di dormire almeno otto ore a notte, ore che salgono a dieci per i bambini più piccoli.

Fare una buona colazione. “Purtroppo molti bambini non fanno colazione o fanno una colazione frettolosa – spiega Becherucci – anche perché non hanno fame essendosi alzati da pochi minuti; sarebbe necessaria invece un’abbondante colazione con il giusto mix tra molti carboidrati a lento assorbimento, visto che il cervello ha bisogno di zuccheri per funzionare durante le ore di lezione, e poche proteine”. Questa la colazione tipo: alimenti sia solidi che liquidi; questi ultimi meglio 200-250 millilitri di latte (intero fino ai tre anni, poi va bene anche quello parzialmente scremato), accompagnati da fette biscottate integrali con la marmellata o cereali; se si usano biscotti anch’essi molti ricchi di fibre. Da non sottovalutare la merenda di metà mattina che deve essere più semplice possibile, quindi, va bene un frutto, cracker, una piccola barretta, da evitare merendine o focacce farcite troppo piene di grassi. Un consiglio per i genitori: nei pasti serali non proporre gli stessi cibi che i bambini hanno mangiato alla mensa scolastica.

Praticare una regolare attività fisica. I pediatri della SICuPP consigliano di praticare uno sport nel pomeriggio, ma senza riempire troppo la settimana, l’ideale sarebbe un paio di volte, così da lasciare degli spazi per il gioco libero in modo da stimolare la fantasia dei bambini. Un consiglio: non praticare un solo sport sin da piccolissimi ma possibilmente provare più discipline; cambiare lo sport da un anno all’altro è utile per stimolare e potenziare il fisico in maniera differente.

Aiutare i figli nei compiti ma non farli al posto loro. I bambini vanno seguiti ma devono sviluppare la propria autonomia. Vanno gratificati per i risultati raggiunti e sostenuti in caso di difficoltà ma è sbagliato fare i compiti per loro se il tempo è poco. Sarebbe opportuno, inoltre, lasciare senza compiti i bambini che frequentano il tempo pieno per dare la possibilità di praticare uno sport e stare con la famiglia.

Limitare l’uso dei device. L’uso eccessivo dei device, soprattutto nelle ore serali, può creare problemi al sonno e alla concentrazione. L’ideale, quindi, sarebbe quello di mettere in carica il cellulare la sera in camera dei genitori. I pediatri consigliano di utilizzare i device, TV compresa, al massimo due ore al giorno. Bisogna tuttavia rivalutare l’uso didattico di smartphone e tablet promuovendone però un uso guidato e consapevole.

Fare il vaccino per l’influenza e per tutte le malattie prevedibili. “Il covid non è scomparso, nei prossimi mesi ci sarà l’epidemia dell’influenza e anche il virus respiratorio sinciziale in questi anni ci ha dato problemi – fa sapere Becherucci – per questo, così come previsto dal Ministero della Salute, consigliamo il vaccino antinfluenzale ai bambini dai 6 mesi ai 6 anni di età e per tutti quelli con patologie importanti”.

Infine alcuni consigli pratici in caso di malattia. Quando i bambini si ammalano hanno bisogno di diversi giorni per recuperare le difese immunitarie; quindi se tornano subito a scuola rischiano di ammalarsi di nuovo. Sarebbe meglio aspettare tre, quattro giorni per i più piccoli e le classiche quarantotto ore per i più grandi dalla fine dei sintomi prima di tornare in classe. Per chiudere un consiglio utile quando si portano i bambini ammalati dal pediatra: sarebbe meglio utilizzare la mascherina per limitare la diffusione dei germi in sala d’aspetto.

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