Il Maggio Rodigino 2024 si è concluso con grande entusiasmo e partecipazione. Quest’anno il Festival è stato all’insegna della gender equality, della peer culture e della multidisciplinarietà.
La settima edizione del Maggio Rodigino tenutosi dal 3 al 30 maggio è stata caratterizzata, infatti, dall’intreccio e dalla interconnessione di più forme d’arte. Arte che, come ha scritto Friedrich Nietzsche, va intesa nella sua esperienza universale.
Il cartellone, quest’anno dedicato alla Gender Equality, Goal n.5 dell’Agenda 2030 ONU, ha visto la Fondazione per lo sviluppo del Polesine insieme a più di 20 enti della città promotori della cultura e della parità di genere a sostegno di diversissimi appuntamenti culturali di spicco sotto la direzione artistica della musicista e compositrice Zoe Pia.
Un’edizione di ampio valore sociale caratterizzante la comunità e che, nel corso degli anni, ha reso la città di Rovigo un importante riferimento culturale della regione Veneto.
Il primo evento del 3 maggio ha dato luce a un artista di livello internazionale: il ceramista Xanto Avelli e con la collaborazione dell’Istituto italiano di cultura di New York. Si è poi arrivati alla musica di Marcello Cirillo insieme alla Venezze Pop Orchestra grazie alla preziosa collaborazione del Conservatorio F. Venezze che, oltre a numerosi eventi, ha mostrato un forte attaccamento con eventi di sensibilizzazione sociale, come il concerto al buio del 26 maggio del Maestro Ruggiero Livieri.
La caratteristica di questo Maggio è stata proprio quella dell’interconnessione e del multiculturalismo all’insegna anche dell’interazione con le nuove generazioni. Ne sono un esempio le iniziative dell’interistituto dell’Alto, Medio e Basso Polesine, il memorial A. Ponzetti, gli eventi a cura dell’associazione “Zagreo” per la XXII Rassegna tra scuola e Teatro, il Match for Life dell’Associazione ADMO, come anche gli eventi dell’ambito 25, il Festival Biblico, i concerti tenuti da studenti e studentesse di scuole Medie a Indirizzo musicale. Il Maggio, infatti, ha avuto quest’anno più che mai il merito di dare voce in via diretta ai ragazzi e alle ragazze delle scuole non soltanto nei teatri o negli auditori ma nel cuore pulsante della città, nelle piazze e nelle vie. Si pensi al Flash Mob “Liberi dalle catene” a cura dell’IIC Rovigo “Bonifacio” in collaborazione con il Centro Antiviolenza di Rovigo. Importante anche l’evento ISTAT, UST di Rovigo, CUR, UNIFE Dip. di Giurisprudenza (sede Rovigo), Comune di Rovigo intitolato “Le sfide della formazione digitale e della dignità online” all’insegna di una maggiore comprensione della realtà attuale e del futuro.
In vari momenti e modalità si è invece declinata l’attenzione alla parità di genere a partire dalla mostra di Miranda Greggio con Adriano Baccaglini in estrema connessione con quell’idea di pittura e di rappresentazione artistica che già Paul Klee definiva “presentificazione del visibile“, cioè anche il riuscire a portare al fruitore occhi sempre nuovi sulla realtà. C’è stata grande accoglienza per eventi di notevole rilevanza sociale: la collettiva di pittura e fotografia dedicata all’arte femminile “I colori delle donne – la donna abitata”, come anche l’evento sull’antologia intitolata Storie Nemiche a cura dell’Accademia dei Concordi fino all’evento “Ho chiuso gli occhi per vedere” a cura della Cooperativa Sociale Onlus “Ugualidiversamente”. sempre su questa importantissima linea concettuale il concerto per pianiste donne con l’evento a cura del Conservatorio F. Venezze “La musica classica veste donna”, oltre che il convegno nazionale “L’incanto della voce”. Un intreccio di emozioni anche per il concerto “Vocifer-azioni”. Notevole interesse anche per il cantautore filosofo EX POLVERE e la sua anarchia sentimentale.
Per non dimenticare il coinvolgimento del Dipartimento di Musica Applicata alle Immagini del Conservatorio “F. Venezze” con l’associazione Smile Africa e il Dipartimento Pop del Conservatorio per musical e musica insieme a ospiti di caratura nazionale come Barbara Cola e Paolo Piermattei il quale ha portato le canzoni di Lucio Dalla con gli arrangiamenti di Roberto De Nittis e grazie anche a cura della Fondazione per lo Sviluppo del Polesine.
Encomiabile, inoltre, la Venezze Dixieland Band che ha portato felicità e gioia sui mezzi di trasporto pubblici, in stazione e anche in luoghi complessi a riprova della grande potenza dell’arte e di un impiego intelligente e di uno scambio continuo tra esseri umani ed è ciò che caratterizza la cultura e la crescita di un territorio.
Notevole attenzione alla sostenibilità verso flora e fauna con percorsi guidati per una valorizzazione Green della città. Quest’anno è nato un vero e proprio Festival che ha coinvolto la cittadinanza e non solo.
L’ultima giornata del Maggio Rodigino 2024 ha visto a cura dell’Ass.ne Aps “Il Cortile Degli Olivetani” la serata evento Kintsugy: “Ricordi e l’arte di riparare con l’oro” per una concezione etica del tempo e del nostro presente. Gran finale all’insegna della cultura letteraria e della crescita sociale grazie alla Premiazione IX Concorso letterario “Sergio Gambato” a cura della Fondazione Banca del Monte di Rovigo.presso il Ridotto del Teatro Sociale la premiazione del concorso ha visto protagonisti gli studenti e e le studentesse delle scuole superiori della provincia e i loro racconti. Il concorso letterario della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, alla nona edizione e intitolato dal 2019 al mai dimenticato Sergio Garbato, promuove e valorizza l’espressione personale dei giovani e la scrittura. Venti sono stati i racconti finalisti presentati al pubblico, tre i racconti vincitori con diverse menzioni della Giuria e del Il Gazzettino. Durante la cerimonia sono stati nominati gli istituti scolastici del territorio provinciale che hanno partecipato con i migliori elaborati.
Con musica elettronica all’insegna di un’apertura culturale l’evento dell’artista Zyklus nella serata del 30 Maggio a chiudere le danze del Festival dei festival, del Maggio Rodigino 2024.
Nel suo grande sforzo organizzativo la Fondazione per lo Sviluppo del Polesine è affiancata da una lista di partner pubblici e privati con cui sono state condivise sin dal principio le linee guida generali che ispirano la manifestazione e ai quali va dato il più ampio riconoscimento e la profonda gratitudine: in veste di sostenitori compaiono Fondazione Banca del Monte di Rovigo, dove il Maggio Rodigino è nato e poi sempre supportato in modo determinante, Comune di Rovigo e in particolare l’Assessorato alla Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Rovigo Cultura, Banca del Veneto Centrale e ASM SET, mentre il Patrocinio è stato ancora dato dalla Accademia dei Concordi. Preziose le collaborazioni della Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, della Associazione per Inclusione di Udenti e Sordi, della Comunità Corte Guazzo, dell’ISTAT, dell’Ufficio scolastico Rovigo, del CUR, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara sede di Rovigo e del Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo che, oltre a ospitare diversi eventi del festival, proporrà al suo interno ben tre variazioni: classica, jazz e pop a riprova di un coinvolgimento sempre attivo anche in questa edizione.
Tutta la programmazione del Maggio Rodigino è su: www.maggiorodigino.com.