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La Coop comunica ai sindacati la decisione di chiudere a Le Torri

La decisione di chiudere il supermercato Coop nel centro commerciale Le Torri di Rovigo è stata comunicata ufficialmente questa mattina dalla dirigenza di Coop Alleanza 3.0 ai rappresentanti di Fisascat CislFilcams Cgil Uiltucs Uil.
Non sarà una Pasqua felice per i 31 lavoratori, quasi tutti full-time. La chiusura è prevista infatti per l’8 aprile, dopodiché serviranno un paio di settimane per liberare la struttura e per le necessarie pulizie. «Purtroppo nel territorio di Rovigo, convocare i sindacati per renderli partecipi delle decisioni che coinvolgono i lavoratori è per Coop una situazione che sta mettendo in difficoltà la fragile copertura occupazionale. Prima di Rovigo Ovest c’era già stato Costa di Rovigo – dice Daniele Salvador, della Fisascat Cisl Padova Rovigo – Oggi ci sono stati illustrati diversi dati sulla sostenibilità della struttura che evidenziano come non sia più opportuno mantenere attivo il punto vendita di Rovigo Ovest».
Il centro commerciale Le Torri non ha avuto vita facile fin dalla nascita, avvenuta nell’aprile del ’99, con alcuni negozi che l’hanno abbandonato nel giro di un breve arco di tempo. La presenza della Coop fungeva anche da punto di incontro per persone anziane che cercavano refrigerio d’estate e caldo d’inverno, ma col tempo la perdita di appeal del centro commerciale ha comportato l’avanzare di una situazione di degrado, soprattutto nell’area parcheggio.
«La dirigenza – riferisce Salvador – ha sottolineato come per la Coop, oltre che per l’equilibrio economico, essere l’unica attività del centro abbia comportato spese sempre maggiori, ad esempio per riscaldamento e clima e per manutenzioni varie. La struttura richiederebbe interventi strutturali troppo onerosi. Da qui la scelta di chiudere, già comunicata all’amministrazione comunale. 
È intenzione di Coop rimanere comunque sul territorio e ripartire quindi da un altro punto vendita a Rovigo. Questa è certamente una dichiarazione buona sotto l’aspetto occupazionale, considerando l’alto numero di soci presenti. Il nostro obiettivo, condiviso da Coop Alleanza 3.0, è mantenere i posti di lavoro. A Rovigo esiste un altro punto vendita in via della Pace e in Polesine ce ne sono altri due, uno ad Adria e uno a Lendinara, che non potrebbero però riassorbire tutti i lavoratori. Alcuni di loro potrebbero pertanto essere spostati anche nel Ferrarese o nel Padovano, con un ricollocamento immediato che comporterebbe però il disagio dello spostamento. Coop è disposta a supportare i lavoratori con un contributo una tantum giudicato per momento dalla Fisascat insufficiente. Abbiamo chiesto di assicurare la priorità ai part-time e ai lavoratori che usufruiscono di tutele particolari a norma di legge. E la garanzia che, qualora si liberino posti di lavoro a Rovigo e provincia, i lavoratori del punto vendita che sta per chiudere abbiano una priorità. Il 2 marzo la Coop Alleanza 3.0 avrà un incontro di livello nazionale a Bologna. Subito dopo convocheremo l’assemblea dei lavoratori per sottoporre al voto un eventuale accordo. Nel frattempo, chiederemo un incontro al sindaco e Prefetto perché venga aperto un tavolo dedicato».
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