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La scomposta campagna pubblicitaria diventa un terremoto interno al PD

Sta provocando un autentico terremoto interno al partito democratico la sortita a base di manifesti 6×3 sulle plance pubblicitarie di Rovigo per attaccare il Sindaco Gaffeo.

Ai più era sembrato semplicemente incredibile, un autentico harakiri, che la direzione locale e provinciale del PD avesse dato via alla più spettacolare campagna pubblicitaria degli ultimi anni al fine di screditare il proprio Sindaco.

Si perché Edoardo Gaffeo è stato eletto nel 2019 con una coalizione capeggiata dallo stesso partito democratico, che aveva portato in Consiglio comunale ben 11 consiglieri, oltre ai 9 delle altre due liste a sostegno del centro sinistra.

Dopo la presa di posizione dell’ex deputato Diego Crivellari si sono infatti registrate le prese di posizione delle tre assessore del PD nominate nella Giunta di Gaffeo (Bagatin, Businaro e Zambello), ma ancora quelle di molti esponenti di primo grado del partito, da Gabriele Frigato a Giuseppe Traniello Gradassi, per finire con Raffaela Salmaso, questi ultimi annunciando di restituire la tessera del partito.

Si attende ora, anche se molti la reputano in grave ritardo, una iniziativa a livello regionale, con il segretario Andrea Martella, tenendo conto che Rovigo è l’unico capoluogo di Provincia veneto ad andare alle elezioni comunali il prossimo giugno. Ma tutti attendono anche qualcosa di più, in particolare dal fronte nazionale del PD, sinora sornione rispetto agli accadimenti.

Dal Polesine arrivano anche altri segnali, dopo che il gruppo di Generazioni era uscito allo scoperto per primo ora anche il Circolo PD di Stienta dice la sua.
“Il circolo PD di Stienta segnala una forte  preoccupazione per la situazione venutasi a determinare a Rovigo dopo le dimissioni del Sindaco Edoardo Gaffeo causate dall’uscita dalla maggioranza della componente del Partito Democratico. Una scelta scellerata effettuata da alcuni dirigenti del PD della città di Rovigo, assunta senza aver consultato i propri iscritti e sostenitori. A tale decisione ha fatto seguito la pubblicazione e  affissione di manifesti, i cui costi gravano sul dissestato bilancio della Federazione provinciale, dove il PD cittadino da  tempo esercita all’interno della maggioranza consiliare il ruolo di un partito di opposizione, causando una discrasia deleteria e distruttiva quando invece esprime in seno al gruppo comunale assessori e consiglieri. Il circolo PD di Stienta condanna questi atteggiamenti e  manifesta il proprio dissenso. Chiede l’immediata convocazione degli organismi dirigenti provinciali perché le sorti del capoluogo non possono diventare una questione privata di poche persone e contestualmente richiede l’intervento delle Segreterie regionali e nazionali.”

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