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Licenziati da Amazon: al via le cause

Il prossimo mese di giugno il Tribunale di Rovigo dovrà decidere in
merito alla causa per il licenziamento di ben cinque lavoratori dal
colosso dell’e-commerce con sede locale a San Bellino. La vicenda
nasce da una richiesta di rimborsi spese (di importi di poche
centinaia di euro) che i lavoratori, mentre erano in trasferta, hanno
effettuato nei mesi di settembre e ottobre 2021.
Pur avendo utilizzato un’apposita piattaforma aziendale che ha in
un primo momento autorizzato le spese, a febbraio 2022 Amazon ha
contestato l’importo rimborsato. Nonostante i dipendenti, quattro
dei quali assistiti dal segretario della Fit Cisl Padova e Rovigo
Oscar Dalla Rosa, si siano subito dichiarati disponibili a difendere
il loro operato e ad accordarsi con l’azienda, la società ha
comunicato i licenziamenti in tronco per tutti.
I lavoratori si sono quindi affidati agli avvocati fiduciari della
Cisl di Padova e Rovigo Maria Enrica De Salvo, Laura Ferrara e
Roberto Finocchiaro per ottenere la reintegrazione nel posto di
lavoro o comunque un congruo risarcimento danni. «Si tratta di un
licenziamento sbagliato sia nella procedura che nel merito»,
affermano gli avvocati Roberto Finocchiaro e Maria Enrica De Salvo
secondo i quali «è passato troppo tempo tra i fatti contestati ed
il licenziamento. In ogni caso i lavoratori si sono attenuti ad una
procedura aziendale che, se riteneva le richieste non corrette,
poteva rifiutare da subito il pagamento. In ogni caso si è trattato
di spese congrue e necessarie per dei lavoratori in trasferta e un
licenziamento è comunque sproporzionato, considerando gli importi
contestati e l’assoluta buona fede dei lavoratori, peraltro tutti
molto giovani (età media 26 anni) e in alcuni casi ancora studenti.
Peraltro ci è stato riferito che ad altri colleghi sono state fatte
contestazioni analoghe, ma poi non sono stati licenziati».
Per il segretario generale della Fit Cisl Padova e Rovigo Oscar Dalla
Rosa, «si tratta molto probabilmente delle prime cause che Amazon si
trova ad affrontare a Rovigo, anche se l’attenzione del sindacato
verso la gestione del lavoro ed il rispetto di norme e contratti
rimane alta in un’azienda dove la possibilità di fare proselitismo
è quasi impossibile, visto anche il forte ricambio di lavoratori che
viene effettuato utilizzando prevalentemente contratti a termine o in
somministrazione. Grazie a questa azione promossa, la società ha
bloccato altri possibili licenziamenti in attesa di capire come
finirà la vertenza avviata. La Fit è al fianco dei lavoratori e per
far valere i loro diritti».

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