È stato dato il via libera alla Camera dei Deputati nella giornata del 19 settembre 2024, con 256 voti di assenso, unanimità, alla istituzione della Giornata degli Internati Militari Italiani nei campi di concentramento tedeschi il 20 settembre. Questo provvedimento fissa il ricordo per tutti i cittadini italiani, militari e civili che furono internati nei campi di concentramento nazista perché espressero il proprio rifiuto a collaborare con il nazionalsocialismo dopo l’otto settembre del ‘43 nonché il rifiuto a collaborare con la Repubblica sociale italiana. Gli internati militari italiani furono 650.000 , denominati IMI. Come si può leggere nella Documentazione per l’esame del Progetto di legge alla Camera dei deputati “ nel periodo che va dalla crisi dell’estate del’43 alla cessazione della guerra,circa 800mila italiani,militari e civili,vennero trasferiti coattivamente nel territorio del Terzo Reich,per essere impiegati come forza lavoro nell’economia bellica tedesca”.
Il testo della disposizione ( che passerà al Senato) prevede che per le iniziative celebrative connesse alla Giornata degli IMI,gli organi competenti in ciascuna Provincia o Ente territoriale di livello equivalente si adoperino per diffondere la conoscenza del valore storico,militare e morale della vicenda degli IMI nonché il ricordo delle sofferenze inferte e patite ,in acclarata violazione di ogni legge di guerra ,dei diritti inalienabili della persona .La diffusione del ricordo di questa vicenda deve sapersi trasformare in un forte messaggio di pace alle giovani generazioni.
E’ proprio nella costruzione del ricordo della vicenda di questi giovani che ,da tre anni,un folto gruppo di famigliari di ex IMI di Rovigo e Provincia si è unito per costruire questa Memoria, coinvolgendo studenti di due Licei cittadini che ,congiuntamente,arriveranno a presentare in una Mostra lo studio,l’analisi di materiale fornito dai famigliari e la progettazione di una targa a ricordo.Progetto,quest’ultimo,già approvato ,in via di completamento.
Ecco allora che emergeranno i nomi di chi riposa in terra straniera ucciso a botte o per delazione,i nomi di chi sepoltura non ha avuto,di coloro che hanno taciuto perché troppo crude da narrare le sevizie subite,i racconti della cattura. E poi le lettere ai genitori in cui,per censura,si raccontava di una vita tranquilla,o le lastre che testimoniano denutrizione e freddi inverni. O un diario d’amore,una canzone scritta o la lista dei beni di scambio o il libro delle preghiere folli.
Ecco allora che Ugo ,Vittorio Antonio,Anselmo,Dante.Primo ed i tanti che condivisero il NO , vi parleranno di Pace e Liberta’ e Dino, con i suoi 101 anni , sorridente vi dirà “Dissi di NO”.