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Parole d’autore, appuntamento con Enrico Galiano ad Occhiobello

Lo scrittore e insegnante Enrico Galiano sarà il primo ospite della rassegna Parole d’autore, venerdì 9 maggio alle 21, al teatro don Gino Tosi. Quattro serate gratuite e a ingresso libero dedicate alla letteratura e all’attualità, grazie all’incontro con autori di rilievo nazionale. L’appuntamento culturale, promosso dal Comune di Occhiobello in collaborazione con Cuore di carta e la direzione artistica di Bruna Coscia, è un evento consolidato e atteso dal pubblico per l’elevata qualità degli ospiti.

Enrico Galiano, intervistato dalla giornalista Micol Andreasi, presenterà Una vita non basta (Garzanti), un romanzo che parla di adolescenza, età di cui Galiano tanto si occupa nei suoi libri, utilizzando lo sguardo di chi non giudica, ma incoraggia e accoglie.

La rassegna Parole d’autore, sempre alle 21 e sempre al teatro don Gino Tosi, proseguirà venerdì 16 maggio con Daria Colombo, intervistata da Camilla Ghedini sul romanzo Il cielo su via Padova (Sperling & Kupfer), venerdì 23 maggio con Daniela Lucangeli, autrice del libro Se sbagli non fa niente (De Agostini), e si concluderà venerdì 30 maggio con l’autore Diego De Silva che dialogherà con Riccarda Dalbuoni sul romanzo I titoli di coda di una vita insieme (Einaudi).

Sinossi Una vita non basta

«Quando desideri tanto qualcosa, fai come il colibrì: non aver paura di cadere. Anzi, impara a farlo a tutta velocità, per poi risalire.» Questa volta, però, a Teo sembra impossibile risalire: è stato bocciato in seconda liceo, ma soprattutto ha fatto qualcosa di davvero sbagliato, e ora dovrà scontare un’estate di lavori socialmente utili. Sa che è una punizione giusta, eppure c’è qualcosa dentro di lui che non riesce a tenere a bada. Teo la chiama la Cosa proprio perché non è in grado di darle un nome: sa solo che è un nemico troppo forte e di cui non ha il coraggio di parlare a nessuno. Di certo non ai suoi genitori, distanti anni luce, ma nemmeno a Peach, la sua migliore amica, l’unica che sa leggere i suoi silenzi e aggiustare con la musica i suoi giorni storti. Tutto cambia quando su una panchina incontra un signore anziano che dice di essere un ex professore di nome Francesco Bove. Giorno dopo giorno, il professore lo porta nei posti più disparati e gli parla di miti greci e filosofi con parole che Teo non ha mai sentito: parole che lo spronano a non arrendersi, a porsi le domande giuste, perché capisca che non è solo, che tutti siamo in cerca di una ragione di vita, di un dono che ci renda speciali. Solo che, per capire cosa sia, l’unico modo è non smettere mai di tentare, fallire e riprovare, coltivare l’arte dell’imperfezione per tirare fuori il capolavoro che vive dentro di noi. Anche a costo di scoprire verità che ci fanno paura, come la fine di una misteriosa ragazza di cui nessuno sa più nulla e la cui storia sembra voler dire qualcosa a Teo.

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