Il pomeriggio dell’ARCI di mercoledì 31 agosto sarà dedicato alla letteratura: Antonio Lodo parlerà di “Una certa idea d’Europa” scritto da George Steiner, un discorso pronunciato nel 2003 all’olandese Nexus Institute e pubblicato in Italia da Garzanti.
L’appuntamento, previsto nell’ambito del progetto Radici del Contemporaneo, Linea piccoli e grandi libri, è per le ore 18 presso la sala ed il giardino di Viale Trieste 29 a Rovigo.
Solo in Europa, afferma Steiner, la toponomastica fa da grancassa ai personaggi, alla memoria e alle azioni che la storia dei luoghi tramanda. Goetheplatze, Adornoplatz o piazza Garibaldi negli Stati Uniti sarebbero identificate da un numero o dal nome di un albero. Che si tratti di eventi gloriosi o pagine buie, in ogni angolo del Vecchio continente insieme ai passi di chi vi cammina oggi riecheggia l’eco dei corsi e ricorsi della Storia, e «leggere i nomi delle strade significa sfogliare il nostro passato prossimo».
Un altro elemento in cui secondo Steiner alberga la peculiarità europea sono i caffè, «luogo degli appuntamenti e delle cospirazioni, del dibattito intellettuale e del pettegolezzo», si tratti di quello di Fernando Pessoa a Lisbona o quelli di fronte a cui passeggiava Kirkegaard.
Altro paradigma distintivo del Vecchio continente è il camminare, reso possibile dalla scala ridotta delle distanze, il cui ritmo scandisce testi e pensieri che nascono in Europa. La conferma in questo caso va cercata nello sguardo degli altri, dei turisti per esempio: «per loro i paesaggi europei hanno subito una sorta di manicure, i nostri orizzonti li soffocano», scrive Steiner.