Per il Centenario della nascita di Italo Calvino (1923-1985) ARCI Rovigo ha programmato da tempo una serie di tre Incontri -analogamente a quanto fatto per Pasolini lo scorso anno – che avranno luogo presso la Sala conferenze “San Bellino” del Seminario Vescovile “San Pio X”, nelle date del 13, 20, 27 ottobre.
Il Progetto si articola, come detto, in tre giornate che vedranno impegnati come relatori studiosi e lettori polesani dell’opera di Calvino, i quali analizzeranno una serie di scritti fra i più significativi, e famosi, del grande autore. Calvino, come noto, è lo scrittore italiano più conosciuto a livello internazionale, oggetto anche oggi di studio in tante parti del mondo. Nel corso della sua carriera si è impegnato in campi disparati della produzione culturale, dalla letteratura all’arte, dalle canzoni al cinema, misurandosi con la pluralità di tanti diversi linguaggi.
Il percorso letterario, e più largamente culturale, di Calvino si è svolto attraverso varie “stagioni”, connotate ciascuna da temi di particolare riflessione e da modalità e soluzioni espressive di volta in volta specificamente adottate. In tale evoluzione, per altro, lo scrittore ha seguito un filo o una serie di fili coerenti pur negli sviluppi e nelle diramazioni praticati nel corso degli anni, fili rintracciabili nelle sue opere –narrative e saggistiche- dagli esordi, si può dire, fino alle ultime prove. E spesso ha lavorato contemporaneamente in aree e su registri assai diversi: dalle prose di invenzione a quelle saggistiche, dal lavoro di lettore-editore di testi altrui all’approfondimento di tematiche scientifiche. Si potrebbe parlare di Calvino come neorealista, di Calvino favolista, di Calvino ambientalista “ante-litteram”, di Calvino “scientista” e “tecnologico”, di Calvino “combinatorio”, di Calvino critico e recensore, di Calvino saggista, di Calvino paroliere, di Calvino critico cinematografico ecc. Qualsiasi lettore, nell’ambito o negli ambiti preferiti, è affascinato sia dalla capacità fantastica e immaginativa, sia dalla proprietà e chiarezza di linguaggio, sia dalla lucidità di visione.
Venerdì 13, alle ore 17:15 dopo la presentazione di Antonio Lodo, Erminio Colò parlerà de “Il Visconte dimezzato”, Filippo Gasparini de “Il barone rampante”, Leonardo Raito de “Il cavaliere inesistente”.
Venerdì 20, con inizio ore 17:30 Ursula Andreose parlerà de “Il castello dei destini incrociati”, Antonio Lodo de “Le città invisibili”, Giuseppe De Santis de “Se una notte d’inverno un viaggiatore”.
Venerdì 27, sempre alle 17:30 Cesare Lamantea tratterà “Il sentiero dei nidi di ragno”, Diego Crivellari “Una pietra sopra”, Antonio Lodo “Lezioni americane”.
Tutti gli incontri sono ad entrata libera.