Notizie

CGIL, CISL E UIL: “Bene i controlli, ma più attenzione alla qualità del lavoro”

«Mancato rispetto delle norme di sicurezza, lavoro irregolare, in alcuni casi anche violazione delle norme sull’immigrazione. Come Cgil, Cisl e Uil di Rovigo intendiamo innanzitutto congratularci con il nucleo dei Carabinieri presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, e con tutti gli organi che si adoperano con grande impegno nell’ambito della prevenzione agli infortuni sul lavoro e al
contrasto al lavoro nero, per l’operazione che ha portato pochi giorni fa alla scoperta di numerose irregolarità in alcuni laboratori in diversi Comuni della provincia.

Purtroppo però quanto emerso non fa che confermare quello che come sindacato sosteniamo e cerchiamo di contrastare da tempo, adesso anche con il supporto della prefettura di Rovigo che ha riattivato un importante tavolo su questo
tema.

Anche le Organizzazioni Sindacali sono impegnate da tempo a contrastare una piaga dalla quale purtroppo non è immune nemmeno la nostra provincia e della quale conosciamo bene le conseguenze. Una recente statistica sugli infortuni sul lavoro registrati dall’inizio di quest’anno vede la provincia di Rovigo in testa a
quelle venete per l’incidenza di infortuni in rapporto alla popolazione lavorativa.

Questo dimostra che le richieste che facciamo da tempo corrispondono ad un’emergenza reale soprattutto in determinati ambiti, quelli meno strutturati, dove non sono presenti i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza ed è quindi meno facile il controllo da parte dei lavoratori.

La recente operazione conferma anche quanto sia importante investire nelle risorse umane per gli enti preposti, che se messi nelle condizioni di lavorare bene ottengono ottimi risultati. In questo modo, la fase di ispezione, di verifica e di controllo diventa anche uno strumento importante di deterrenza per chi pensa di poter continuare a violare le regole.

Quanto emerso dalle ispezioni avvenute è emblematico per diverse tematiche tra loro collegate. Il mancato rispetto delle norme sulla salute e la sicurezza, gravissimo in sé, spesso è correlato a fenomeni di lavoro nero e irregolare, che non mancano nella nostra provincia e alimentano a loro volta la diffusione del lavoro povero e precario.

Tutto questo dimostra come la nostra insistenza sulla necessità di porre attenzione non solo alla quantità, ma anche alla qualità del lavoro, è fondamentale e purtroppo molto attuale. Laddove si riscontrano questi fenomeni inoltre, ad essere danneggiati non sono solo i lavoratori, ma spesso anche l’ambiente.

Riteniamo che tutti gli attori interessati a queste materie debbano agire insieme nella stessa direzione, per eliminare questo fenomeno inaccettabile. Pur non avendone competenza diretta, anche le amministrazioni comunali possono fungere come uno degli importanti sensori nel territorio rispetto a questi temi, in maniera che possano contribuire al controllo anche segnalando casi di irregolarità. Sono i temi sui quali la rete che è stata riattivata sul territorio dovrà lavorare».

Pieralberto Colombo, Segretario generale Cgil Rovigo

Samuel Scavazzin, Segretario generale Cisl Padova Rovigo

Fabio Osti, Segretario generale Uil Rovigo

Condividi