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Civica e Forum contro il blitz ambientale in consiglio comunale

Con un maxi-emendamento al bilancio, presentato all’ultimo minuto, senza dare la possibilità ai consiglieri comunali di presentare emendamenti, spacciato falsamente come banale “aggiustamento tecnico”, la nostra sindaca ha annunciato alla città di aver accolto a braccia aperte l’insediamento di una centrale a biogas tra Sarzano e Mardimago.
Dopo questo blitz, attuato in spregio a qualsiasi correttezza istituzionale, nella discussione che è seguita, la sindaca con voce dolente accusa i soliti “rompiscatole” di avere due pesi e due misure, come se fosse lei, la vittima.
Perché riteniamo più opportuna la centrale a biogas di Ecoambiente di questa?
Proviamo a spiegarlo ancora una volta, con altre parole, come si fa con lo studente che stenta a capire.
La funzione della centrale biogas di Ecoambiente è quella di completare il trattamento della frazione umida dei rifiuti del Polesine svolgendo un doveroso servizio per la comunità. La funzione della centrale proposta da Apis Ro 1 è quella di far fare soldi a dei privati. Per carità, impiantare un’attività per fare profitto è assolutamente lecito, ma questa attività deve lasciare anche qualcosa al territorio, mentre, in questo caso, a fronte di forse quattro o cinque posti di lavoro, provocherà un aumento importante del traffico pesante con relativo inquinamento, emissione di cattivi odori, svalutazione dei terreni e immobili circostanti, diverse decine di tonnellate/anno di digestato (il residuo del processo di gassificazione), che verranno riversati nei terreni limitrofi e sul contenuto di questo scarto non potremo avere molte garanzie, perché di sicuro i privati non saranno così schizzinosi nel selezionare il materiale da immettere nella centrale.
Il gioco vale la candela?
È questo lo sviluppo che vogliamo per il nostro territorio?
Non vorremmo essere facili profeti nel prevedere che, accogliendo a braccia aperte (sì, è proprio questo che è stato fatto!) un impianto che altre comunità rifiutano con veemenza, non potrà che portare altre richieste di insediamento di impianti simili nel nostro territorio. La signora sindaca non si può trincerare dietro la scusa che “la valutazione di impatto ambientale è a carico della Regione”, se solo volesse l’amministrazione ha altri mezzi per ostacolare e impedire insediamenti sgraditi.
L’accordo prevede che la ditta metta 600mila euro per la messa in sicurezza dei primi 20 metri di via Calatafimi e del ponticello, altrimenti non potrebbero neppure passare i mezzi pesanti. La manutenzione futura, e i futuri danni quindi, saranno a carico del Comune con soldi dei cittadini.
In pratica, meno di un piatto di lenticchie, e questo non rende certo un servizio alla città e non la renderà certo più “attrattiva”.
Infine, vogliamo rassicurare la sindaca che non stiamo usando l’ambiente per fare opposizione, se anche lei avesse a cuore il benessere dei cittadini e fosse attenta ai temi ambientali, saremmo solo contenti di trovarci dalla stessa parte.
Civica per Rovigo e Forum dei Citttadini
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