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Civica per Rovigo: senza impianto le tariffe non caleranno

L’idea che bloccare l’impianto per la produzione di Biometano faccia calare le bollette è smentita dai fatti. 

L’impianto a biogas di Sarzano è un’opera pubblica che serve a ridurre i costi strutturali del sistema rifiuti e a garantire un servizio più efficiente e sostenibile . È un’opera finanziata con fondi europei,12 milioni di euro di fondi PNRR, di cui più di 1 milione già erogato. Bloccare il progetto comporterebbe la perdita dei finanziamenti e, soprattutto, non porterebbe a una riduzione delle tariffe, ma al contrario a un loro aumento: senza questa struttura, Ecoambiente sarà costretta a rivolgersi al mercato privato per smaltire la frazione organica (FORSU), con costi instabili e in crescita In assenza di un impianto pubblico, questi costi ricadranno direttamente sulle famiglie e sulle imprese, aggravando ulteriormente la Tarip. Inoltre, Ecoambiente rischia richieste di risarcimento da parte della ditta vincitrice dell’appalto. Questo comporterebbe un danno erariale e un ulteriore aggravio per le casse pubbliche.

Chi oggi si oppone, si assume la responsabilità di un danno economico e ambientale che ricadrà su tutta la comunità. Non si tratta di un progetto speculativo, ma di un’infrastruttura pensata per chiudere il ciclo dei rifiuti organici localmente, riducendo i costi di trasporto e smaltimento. La Sindaca Cittadin osserva che Rovigo ha la Tarip più alta del Veneto, ma non dice che mentre tutti gli altri capoluoghi hanno dovuto aumentare le tariffe tra il 2023 e il 2024, qualcuno anche del 7%, le nostre sono rimaste stabili.

A differenza di impianti privati, quello di Ecoambiente non ha come obiettivo il profitto, ma l’efficienza del servizio e la sostenibilità economica per i cittadini. Il bene comune, insomma, al quale la nostra sindaca sembra preferire l’interesse dei privati.

Associazione Civica per Rovigo

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