Dall’ex assessore Dina Merlo riceviamo un commento sul tema della verifica se AS2 sia o meno da considerarsi come azienda pubblica “in house”, a cui potere affidare direttamente servizi pubblici evitando procedure di gara. Tale configurazione era infatti essenziale sin dal momento in cui AS2 venne costituita quasi 15 anni orsono. La questione posta è quali siano le differenza tra la situazione attuale e quella certificata circa un anno fa.
Da un articolo del Gazzettino di venerdì 19 luglio risulta che si è recentemente tenuta una riunione in Prefettura sulla situazione della società partecipata AS2, alla presenza del Prefetto, dei vertici della società, dei soci, fra i quali la sindaca Valeria Cittadin e la dirigente alla Ragioneria Nicoletta Cittadin, entrambe per il Comune di Rovigo. Il giornale riporta correttamente le motivazioni per le quali, sulla base del nuovo Codice degli appalti, a certificare se una partecipata è in house deve essere oggi il parere del dirigente tecnico competente, in questo caso la stessa Nicoletta Cittadin che poco più di un anno fa aveva scritto al sindaco che le condizioni per il controllo analogo nella società AS2 non erano rispettate e quindi mettendo il Comune di Rovigo nelle condizioni di non poter più dare affidamenti diretti alla società. Il sindaco Gaffeo inviò subito una lettera ai soci di AS2 cercando di promuovere una iniziativa per rimuovere gli ostacoli, vale a dire modificare il Regolamento per consentire il voto per quote oltre che per teste e una corretta rappresentatività dei soci di minoranza, come del resto avviene in tutte le società in house. Gli altri dirigenti comunali avevano preso atto della dichiarazione della collega e si erano rivolti al mercato per le gare successive. In tal senso si era orientato anche il Commissario fino al 21 giugno, firmando con un ultimo atto un affidamento ad una ditta esterna su regolare base di gara.
La questione ha dato spunto a diverse polemiche e strumentalizzazioni politiche contro l’allora sindaco Gaffeo, che peraltro non poteva agire contro il parere del dirigente tecnico preposto e nella inerzia degli altri soci di AS2. Diverse discussioni e interpellanze sono state oggetto di questo tema anche in Consiglio comunale. Lo stesso consigliere Rossini aveva più volte richiamato in aula che non si può andare contro il parere della dirigente competente.
Oggi dal Gazzettino si apprende che nella riunione sopracitata, alla presenza quindi della dirigente Nicoletta Cittadin, “…si è sancito che AS2 è in house anche per Rovigo…”, potendo quindi riprendere il rapporto diretto di affidamento fra il Comune capoluogo e AS2. L’articolo non riporta quali sono i motivi richiamati in quella sede per ritenere che la società sia oggi in house, non essendo intervenuto alcun cambiamento nelle condizioni e nelle norme della società. Cosa è cambiato in pochi giorni da far cambiare parere al Comune di Rovigo? Unico fatto nuovo è stato il nome del nuovo sindaco di Rovigo.
Per motivi di trasparenza e correttezza è necessario un chiarimento esplicito da parte della dirigente Nicoletta Cittadin se e per quali motivi lei ritenga che oggi la società AS2 si possa considerare in house, a differenza di quanto da lei stessa scritto in precedenza e che ha dato luogo nei mesi scorsi ad atti amministrativi conseguenti.
I cittadini di Rovigo devono essere informati in modo completo e chiaro sui motivi di questo repentino e improvviso cambio di opinione, avvenuto senza che siano intervenute modifiche dello stato della società.