La Stagione Lirica del Teatro Sociale di Rovigo prosegue con l’opera “I Capuleti e i Montecchi” di Vincenzo Bellini, in scena venerdì 16 dicembre alle ore 20.30 e domenica 18 dicembre alle ore 16. Un nuovo allestimento per la regia di Stefano Trespidi, scene e costumi di Filippo Tonon, direttore d’orchestra Gerardo Felisatti.
Mercoledì 14 dicembre alle ore 16 Teatro Ragazzi.
La tragedia lirica in due atti su libretto di Felice Romani, grande capolavoro di Vincenzo Bellini, va in scena con un nuovo allestimento, frutto di una coproduzione tra Teatro Verdi di Padova Teatro Sociale di Rovigo, Teatro Comunale “Mario Del Monaco” di Treviso e Teatro Comunale “G. Verdi” di Padova.
Nel cast, il soprano Francesca Pia Vitale nel ruolo di Giulietta, e il tenore Davide Tuscano in quello di Tebaldo, sono i due vincitori del XLX Concorso Internazionale per cantanti “Toti Dal Monte”, ad interpretare Romeo è la rodigina mezzosoprano Paola Gardina, il basso-baritono William Corrò canta Lorenzo, Adolfo Corrado è Capellio.
La realizzazione delle scene è a cura del laboratorio scenografico del Teatro Sociale di Rovigo.
In allegato foto della produzione di Jesi ( a cura di Stefano Binci)
opera in due atti
musica di Vincenzo Bellini
libretto di Felice Romani
PERSONAGGI E INTERPRETI
Romeo Paola Gardina
Giulietta Francesca Pia Vitale*
Tebaldo Davide Tuscano*
Lorenzo William Corrò
Capellio Adolfo Corrado
maestro concertatore e direttore d’orchestra
Gerardo Felisatti
regia Stefano Trespidi
scene e costumi Filippo Tonon
Orchestra di Padova e del Veneto
Coro Iris Ensemble
maestro del coro Marina Malavasi
*Vincitori del XLX Concorso Internazionale
per cantanti Toti Dal Monte di Treviso
Nuovo allestimento
Realizzazione scene Laboratori Scenografici del Teatro Sociale di Rovigo
Coproduzione Teatro Verdi di Padova, Teatro Pergolesi di Jesi,
Teatro Mario Del Monaco di Treviso, Teatro Sociale di Rovigo
Sinossi
Parte prima
Galleria nel palazzo dei Capuleti. Verona è da tempo dilaniata dalle lotte tra le famiglie dei Capuleti, guelfi, e dei Montecchi, ghibellini. Capellio, principale esponente dei Capuleti, annuncia ai suoi seguaci una nuova offensiva degli avversari, comandati dall’odiato Romeo, uccisore di suo figlio. Condottiero della fazione guelfa è Tebaldo, cui Capellio destina in sposa la figlia Giulietta. A tale determinazione si oppone il solo Lorenzo, medico di casa Capuleti, che conosce il segreto e profondo sentimento che unisce la fanciulla a Romeo Montecchi; le sue parole cadono però nel vuoto, e anzi Capellio gli ordina di comunicare lui stesso alla figlia l’imminente matrimonio. In quel momento, seguito da alcuni uomini d’arme, fa il suo ingresso un ambasciatore dei Montecchi latore di proposte di pace, da suggellare col matrimonio tra i due eredi delle famiglie rivali: Giulietta e Romeo. Ma i Capuleti, indignati, rifiutano decisamente l’offerta e anzi, alle parole di concordia dell’ambasciatore – che altri non è che lo stesso Romeo in incognito –, rinnovano i loro propositi di lotta. Stanza di Giulietta. La fanciulla si trova in uno stato di estremo sconforto: Lorenzo le ha partecipato la decisione paterna, ed essa, già in abiti nuziali, rivolge il suo pensiero, pieno di nostalgia, a Romeo, che suppone lontano, in esilio. Il giovane è invece segretamente ritornato in città per rivederla e, introdotto da Lorenzo attraverso un uscio segreto, si getta fra le sue braccia proponendole di fuggire con lui. La fanciulla non vuole però mancare ai propri doveri filiali, e scongiura l’amato di mettersi in salvo senza di lei: Romeo, vinto dalle sue preghiere, si allontana, mentre Giulietta lo segue con lo sguardo, tristemente.
Parte seconda
Atrio nel palazzo dei Capuleti. Tutto è ormai pronto per le nozze di Giulietta e Tebaldo, e gruppi di invitati giungono alla festa; fra costoro, travestito, Romeo, che viene però riconosciuto da Lorenzo il quale, allarmato, lo esorta ad allontanarsi. Ma il giovane rifiuta e anzi lo informa di trovarsi lì per impedire la celebrazione del matrimonio con l’aiuto di una schiera di fedeli, come lui travestiti da guelfi. A questo punto si ode un fragore d’armi: i Montecchi appostati in città han dato inizio all’attacco e i Capuleti si precipitano fuori dal palazzo per combatterli. Giulietta, rimasta sola in ansiosa attesa, è raggiunta da Romeo che le rinnova l’esortazione a seguirlo; ma ecco sopraggiungere Capellio e Tebaldo con i loro armigeri: Romeo si fa riconoscere come rivale di Tebaldo e soltanto l’intervento dei suoi partigiani riesce a sottrarlo all’ira dei nemici.
Parte terza
Galleria nel palazzo dei Capuleti. La battaglia fra le due fazioni è ripresa con violenza e Giulietta, visibilmente turbata, è in attesa che il fedele Lorenzo le riferisca sull’esito dello scontro. Questi le annuncia che Romeo è salvo, ma aggiunge pure che le nozze, sospese dagli ultimi tragici avvenimenti, sono rinviate all’indomani. Ma Giulietta potrà evitarle se seguirà uno stratagemma che egli le suggerisce: dovrà bere un filtro misterioso, che la farà cadere in un letargo così profondo da farla sembrare morta agli occhi di tutti; al momento del risveglio, poi, troverà accanto a sé Romeo, che Lorenzo stesso provvederà ad avvisare. La fanciulla ha un attimo di esitazione, poi accetta il suggerimento e beve il narcotico. In quel momento rientra Capellio, che intima alla figlia di prepararsi alla cerimonia nuziale. Mentre questa si allontana sostenuta da Lorenzo, nella mente del vecchio Capuleti affiora un sospetto: ordina pertanto ai suoi di sorvegliare ogni mossa di Lorenzo, cui dovrà essere impedito di avvicinare alcuno e di uscire da palazzo. Una strada di Verona. Romeo, allarmato per non aver ricevuto più alcuna notizia di Giulietta, è in cerca di Lorenzo, l’unico in grado di rassicurarlo; ma mentre si aggira nei pressi del palazzo dei Capuleti si imbatte in Tebaldo. I due rivali si sfidano a duello, ma sono trattenuti da un lugubre suono: dal palazzo esce un corteo funebre che accompagna Giulietta alla tomba. I due uomini rimangono immobili e muti per qualche istante; poi gettano la spada e, disperati, invocano entrambi la morte.
Parte quarta
La cripta dei Capuleti ove giace Giulietta. Accompagnato da alcuni amici, cui chiede di esser lasciato solo, entra furtivamente Romeo, venuto a porgere l’estremo addio all’amata. Dopo averla invocata, beve un veleno e si appresta ad attendere la morte accanto a lei; ma in quell’istante la fanciulla si risveglia e, nello scorgere vicino a sé l’amato, non dubita che egli l’abbia raggiunta secondo il progetto ideato da Lorenzo. Ma la speranza svanisce presto; entrambi comprendono da quale irrimediabile fatalità siano stati travolti e scambiate le ultime parole d’amore cadono senza vita l’una sul cadavere dell’altro, un istante prima che Capellio irrompa nella cripta a constatare sbigottito la tragedia di cui è responsabile.
Con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo