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Iniziata con grande successo la 36. edizione di DeltaBlues.

E’ iniziata con grande successo, la 36. edizione del Festival internazionale DeltaBlues. Tra Loreo, Adria, Lama Polesine, e ancora Adria, sono stati due giorni molto intensi. Ad aprire le danze, venerdì 16 giugno, in piazza Matteotti a Loreo è stato il concerto di Geno & His Rockin’ Dudes feat. Little Til’. La tappa di Loreo è stata l’occasione anche per partecipare alla rinomata Festa del Pane e inoltre per assistere alla “trasferta” rosolinese di Rock around the Blues.

Musicista e scrittore, appassionato del periodo riguardante la genesi nell’immediato dopoguerra della musica rock, con particolare riguardo all’impatto sociale che questa musica ha avuto negli anni ’50, Geno B. Goode (al secolo Carmelo Genovese) ha collaborato con i mensili Jamboree, Elle Decor e Jam. Ha inoltre scritto libri per Editori Riuniti e Hoepli e ha partecipato a programmi, presentazioni e seminari presso radio, scuole e università. Rimangono tra i suoi momenti indimenticabili un’intervista a Jerry Lee Lewis e una lunga e ravvicinata amicizia con Chuck Berry, con il quale ha avuto la fortuna di suonare e il privilegio di cantare Johnny B. Goode nella sua ultima tournée europea. Alla serata di Loreo del 16 giugno, anteprima del Deltablues Rock Around The Blues sezione del festival dedicata alla musica anni ’50, presenterà con la sua band Geno & His Rockin Dudes un tributo proprio a questo mito della musica rock and roll e r&b: Chuck Berry. II suo è uno spettacolo che ricrea in maniera quasi maniacale il sound, il feeling e i ritmi del boogie e del rock and roll anni 50, uno spettacolo che inevitabilmente sa far muovere e ballare gli spettatori. I Rockin’ Dudes che lo accompagnano sono: Igor Francia (basso) Francesco Rivabene (batteria) Ludovico Cicchitelli (sax) e, very special guest, Attilio Malambri “Little Til” (piano e voce).

Nel pomeriggio di sabato 17 giugno, a cura di Aqua e Terra di Mezzo, è stato possibile visitare il museo archeologico nazionale di Adria, effettuare una suggestiva blues cruise sul fiume Canalbianco, con tanto di saluti iniziali da parte del neo eletto sindaco Massimo “Bobo” Barbujani, approdando all’area di sosta golenale di Lama Polesine, dove ha sede El Barachin. Qui ci sono state tre diverse esibizioni, che hanno riscosse tutte quante un ottimo successo: dal mini concerto di Max “Alligator” Lazzarin (proseguito nel viaggio di ritorno in barca), alle letture in dialetto veneto, sempre molto divertenti, del professor Gianni Sparapan, fino alle canzoni spensierate degli anni Sessanta-Settanta, eseguite dall’ex sindaco di Ceregnano ed ex presidente della Provincia, Ivan Dall’Ara.

Alla sera, in piazza Cavour ad Adria, il concerto del Rossana Casale Quintet, interamente dedicato all’icona “sacra” della musica americana Joni Mitchell.

 Ad Adria si è iniziato con la visita guidata al Museo Archeologico Nazionale, con importanti reperti delle civiltà Etrusca e Veneta che qui si incontrarono e convissero, e poi di epoca Romana, per poi imbarcarsi presso il vicino attracco sul Canalbianco per la “Blues Cruise”.

All’arrivo al Parco Belvedere di Lama di Ceregnano protagonista Gianni Sparapan, scrittore, poeta, autore di testi teatrali e racconti in “lingua” veneto-polesana, che ha raccontato la cultura popolare del Polesine con il reading letterario-musicale “Aneddoti in lingua Veneta” e interventi musicali di Ivan Dall’Ara.

Prima dell’imbarco per rientrare ad Adria, sempre con il Blues di Max Lazzarin, i partecipanti hanno degustato alcuni prodotti a km 0, “simbolo” della tradizione polesana: “salame, formaggio, pan biscotto e vin” proposti da Slow Food Rovigo.

Durante la navigazione di ritorno, Max “Alligator” Lazzarin cantante e pianista a cui il Festival è particolarmente legato, ha portato le note del Blues di New Orleans di cui è grande interprete sulle acque del “Fiume di Mezzo”, il Canalbianco, che scorre nel mezzo del Polesine, tra l’Adige e il Po.

<Si è trattato del secondo e ultimo evento in collaborazione con Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia che anche quest’anno, per la seconda edizione consecutiva, ha sposato il progetto lanciando l’idea dell’abbinata navigazione lenta-musica blues con le acque del Polesine – ha affermato Alba Rosito di Assonautica – A richiamare in modo evocativo quelle del profondo Sud degli Stati Uniti da dove questo genere, oggi apprezzato in tutto il mondo, ha iniziato a farsi conoscere prima, per imporsi poi, a partire dalla prima metà del secolo scorso>.

Alla sera è stato presentato, davanti a svariate centinaia di persone, “Joni”, il nuovo album di Rossana Casale, uscito per EGEA MUSIC il 4 Novembre 2022. Il 7 dello stesso mese, si festeggia il compleanno della immensa cantautrice americana Joni Mitchell ed è proprio a lei che la Casale dedica questo suo tributo.  Quattordici brani, tra i quali un inedito, che la Casale dedica alla stessa Mitchell considerata la grande madre del cantautorato americano. Il suo stile si muove tra il folk e il jazz, tra il pop, il rock e la world beat. Dice Rossana Casale: “ Lei è stata la mia prima guida, il mio primissimo ascolto, insieme ai dischi di Jazz di mio padre”. “Da lei, ho tratto ispirazione per le mie scelte armoniche nella composizione e nei brani che scrivevano per me”. “In questo album ho rispettato la sua scrittura nello svolgimento di ogni brano per poi dare al jazz il ruolo del volo, del pittore che spazia con i colori ispirati dalle parole di Joni”. Rossana Casale condivide con la Mitchell oltre che una vocalità leggera ma intensa ed espressiva, soprattutto la scelta di un percorso artistico che trova le sue radici nel jazz e nel pop cantautorale ma che nel tempo ha ricercato contaminazioni sia nelle sonorità africane (Album ‘Lo Stato Naturale’ 1991) che nelle armonie e gli arrangiamenti cinematografici dei grandi Maestri del 900’, come Nino Rota (‘Circo Immaginario’ 2016). Nata a New York, la sua carriera come solista inizia nel 1982, da allora ha realizzato molteplici tour contando migliaia di concerti in tutta Italia, dai Festival e Jazz Clubs più prestigiosi ai teatri più importanti guadagnandosi l’apprezzamento sia del pubblico che della stampa e della critica, ottenendo molti riconoscimenti importanti. Docente di “Canto Pop Rock e Jazz” attualmente al Conservatorio A. Boito di Parma, annovera ben diciotto lavori discografici oltre a collaborazioni con innumerevoli grandi artisti internazionali, partecipazioni a musical, colonne sonore di film, trasmissioni televisive.

Con lei, nell’album e in tour, la sua ormai storica band: Emiliano Begni (pianoforte), Francesco Consaga (sax soprano e flauto traverso), Ermanno Dodaro (contrabbasso), Gino Cardamone (chitarra jazz).

Molto soddisfatto il vice sindaco di Adria, Federico Simoni: <Non c’era modo migliore per iniziare con gli appuntamenti estivi di Adria. Vedere così tanta gente al concerto è davvero molto significativo e fa ben sperare per il successo delle svariate iniziative in programma questa estate>.

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