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Inquinamento atmosferico: rientro a livello verde – Azioni e aggiornamenti normativi

ARPAV  comunica il rientro al livello verde per il PM10 a decorrere dal 21/12/2021 secondo quanto previsto dall’Accordo di Programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel Bacino Padano e come integrato dalle DGRV n. 238/2021 e n. 1089/2021.

Il Bollettino di allerta PM10 è disponibile alla pagina https://www.arpa.veneto.it/inquinanti/bollettino_allerta_PM10.php

 

Si è avvicinato il periodo dell’anno di maggiore concentrazione degli inquinanti emessi nell’aria, causato anche dalle condizioni atmosferiche di scarsa piovosità, ventilazione e con addensamenti nebbiosi. Un problema comune alle pianure del Bacino Padano, particolarmente concentrato nelle basse pianure come il Polesine, che provoca accumuli di polveri sottili che peggiorano drasticamente la qualità dell’aria.

L’assessore allo sviluppo sostenibile Dina Merlo interviene con alcune precisazioni normative e riportando alcuni dati e considerazioni sulla situazione di Rovigo.

Nella nostra città il livello di allerta 1, con 4 giorni consecutivi di sforamenti, si è verificato in questi giorni che coincidono con la pausa natalizia prevista dall’ordinanza sindacale n 15 del 29/9/2021 di limitazione del traffico e quindi non si attueranno le restrizioni previste fino al 6 gennaio, ma attenzione fatto salvo che non si arrivi al livello di allerta 2 (10 giorni consecutivi di sforamento), perché in quel caso si metteranno in azione le restrizioni a partire dal 27 dicembre. Quindi la pausa natalizia consente una deroga fino al 6 gennaio, ma solo se non si arriva a livelli di allerta rossa, che invece richiedono l’adozione immediata delle misure previste dall’ordinanza. Tuttavia le condizioni meteorologiche già ad inizio di questa settimana hanno portato ad un abbassamento dei livelli di PM10 sotto il livello di allerta, valori da tenere sempre in osservazione nei prossimi giorni.

L’assessore segnala, inoltre, che essendo prorogata l’emergenza epidemiologica da COVID-19, i veicoli Euro 4 a gasolio, solo con il livello di allerta verde, potranno circolare fino alla fine dello stato di emergenza. Le misure dell’ordinanza resteranno valide fino la 30 aprile 2022.

L’assessore Merlo presenta alcuni dati informativi per inquadrare il problema: i limiti ammessi dalle Direttive UE sono di un massimo di 40 microgrammi per metro cubo di PM10 come valore medio annuale e un numero massimo di 35 giorni all’anno di sforamenti oltre il limite giornaliero che è di 50 microgrammi.

In riferimento al valore medio annuale esaminando i dati Arpav degli ultimi 10 anni si vede che a parte i lontani 2011 e 2012, in cui eravamo leggermente sopra, negli ultimi otto anni i dati del Comune di Rovigo sono sempre stati inferiori al limite medio, compreso il 2020 che ha registrato 34 microgrammi. I valori misurati sono tendenzialmente migliori rispetto ai comuni di Padova, Verona e Venezia, sfatando un po’ il ruolo di città maglia nera del Veneto. Questo dato è importante perché misura l’esposizione continuativa della popolazione all’inquinamento, ma si deve certamente portare a livelli sempre più bassi.

Il numero dei giorni di superamento del livello massimo giornaliero, che misura invece i picchi di inquinamento, cioè i giorni di massima concentrazione, registrano certamente una situazione critica ed il fatto che sia estesa a tutti i comuni capoluogo (e non solo) non è certamente motivo di consolazione, anzi ne sottolinea l’estensione.

Nel 2011 e 2012 siamo partiti rispettivamente con 98 e 91 giorni di sforamento, che negli anni successivi si sono abbassati, seppure con una variabilità annuale legata anche alle condizioni meteo climatiche, sempre comunque sopra il limite dei 35 giorni. Nel 2019 si sono registrati 69 sforamenti, nel 2020 erano 84 mentre nel 2021 ad oggi siamo arrivati a 48 sforamenti, a pochi giorni dalla fine dell’anno. E’una situazione in evoluzione, che necessità però di azioni importanti per riportarsi sotto il limite di legge, che richiedono interventi pubblici e comportamenti privati.

 

L’Amministrazione cosa sta facendo? Secondo l’assessore l’obiettivo è mettere in atto tutte le azioni di sostenibilità possibili per ridurre l’inquinamento e salvaguardare la salute dei cittadini, operando nel quadro delle normative vigenti, delle opportunità consentite dai finanziamenti europei e in risposta alla Sentenza della Corte di Giustizia UE.

Le azioni pubbliche per ridurre le emissioni di PM10 possono incidere con la ristrutturazione energetica, finalizzata a ridurre il consumo di energia, con la riqualificazione dei principali edifici pubblici (Edifici Maddalena e di via Marconi) che diventeranno il centro rinnovato ed efficientato della edilizia comunale. Interventi sono in corso e in programma anche nelle scuole comunali e in alcuni edifici di edilizia popolare. Nei mesi scorsi sono state sostituite gran parte delle lampadine del centro con punti luce led.

E’ in fase di approvazione una completa revisione del traffico urbano e progettazione di estese piste ciclabili per passare dagli attuali 30 a 84 Km, ad iniziare dai primi 10 Km quest’anno, oltre alla pista denominata Destra Adige già in corso di realizzazione e con finalità più turistiche.

Si è programmato con fondi europei l’acquisto di bus elettrici nell’ambito della revisione del trasporto pubblico locale e nella riorganizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti sono previsti acquisti di soli mezzi nuovi a metano.

Le ordinanze sindacali di limitazione del traffico e delle combustioni, concordate a livello regionale, sono azioni che intervengono in ragione dell’intensificarsi del livello di inquinamento misurato da Arpav tre volte alla settimana per monitorare la situazione. Sono in corso le domeniche ecologiche che, oltre a consentire alcune domeniche di stop al traffico con evidenti effetti benefici, possono svolgere un’azione di sensibilizzazione sul problema inquinamento perché sia meglio compreso e affrontato da tutti.

Esistono anche dei comportamenti individuali che possono permetterci di difenderci dall’inquinamento, ma soprattutto di contribuire a ridurlo.

Risparmiare energia contribuisce a ridurre l’inquinamento, ridurre al minimo il riscaldamento nelle ore di assenza da casa, lasciare spenti gli apparecchi elettrici quando non si usano, usare la bicicletta e i mezzi pubblici quando è possibile, spegnere il motore al semaforo, come previsto dall’ordinanza sindacale, tenere le porte chiuse dei negozi e dei locali, utilizzare l’impianto di riscaldamento a metano in alternativa a stufe a legna o pellet.

La difesa dall’inquinamento prevede alcune semplici regole individuali come arieggiare i locali e possibilmente fare jogging o sport all’aria aperta durante le ore centrali della giornata.

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