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ROVIGO: ALTA ADESIONE ALLO SCIOPERO NAZIONALE UNITARIO DEI METALMECCANICI

Molti lavoratori e molte lavoratrici oggi hanno preso parte al presidio organizzato in via Grandi in zona industriale a Rovigo da Fim, Fiom e Uilm di Rovigo in concomitanza con lo sciopero nazionale unitario del settore metalmeccanico per rivendicare la centralità dell’industria metalmeccanica e richiedere la realizzazione di politiche industriali chiare e a lunga gittata.

Le aziende che insistono nel comune di Rovigo, fra cui Agritalia, Gruppo Arneg (Incold, Intrack), Sit, Draxton hanno scioperato con punte del 100% e hanno preso parte al presidio mattutino dalle 10 alle 12 in zona industriale. Alta anche l’adesione allo sciopero in provincia con le 4 ore di sciopero a fine turno o giornata.

“In queste settimane sono state fatte un gran numero di assemblee molto partecipate nelle aziende rodigine durante le quali i lavoratori e le lavoratrici hanno espresso la loro preoccupazione per la situazione dell’industria, le diverse casse integrazioni presenti nel territorio, la precarietà nella quale versano moltissimi di loro. In particolar modo a Rovigo siamo fortemente preoccupati per la situazione in cui versa la SIT, che oggi è stata, infatti, completamente ferma, pienamente dentro i meccanismi della transizione ecologica ed energetica nonché colpita dal riassetto geopolitico causato dal conflitto in Ucraina che mette a rischio 400 posti di lavoro fra diretti e somministrati. Come organizzazioni sindacali siamo unanimi nel dichiarare che a Rovigo non può essere perso neppure un posto di lavoro e che non si inizierà certo dalla SIT.” hanno dichiarato i segretari generali Loris Scarpa della Fiom di Rovigo, Luca Gazzabin della Fim di Padova e Rovigo e Opellio Bolognesi della Uilm di Rovigo Siamo soddisfatti della riuscita dello sciopero e dei presidi nonostante la giornata torrida ed estiva. I lavoratori e le lavoratrici vogliono far sentire la loro voce e non sono disposti a essere trattati come meri oggetti e rivendicano il loro posto e il loro spazio e noi ci impegneremo perché istituzioni, governo e imprese si rendano conto della loro centralità”.

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