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Rovigo e tutto il territorio insieme per dire “NO” alla violenza contro le donne

Anche Rovigo si mobilita per dire con forza “NO” alla violenza contro le donne. E lo fa in maniera chiara e decisa, con tante iniziative  promosse, in occasione del 25 novembre, Giornata   contro la violenza sulle donne,  dall’amministrazione comunale con la Commissione Pari opportunità e tanti enti ed associazioni e il coinvolgimento delle scuole. Un “NO” che proviene da tutto il territorio. A partire dalle due giornate, organizzate dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Rovigo, con gli studenti e i docenti di alcune classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado dell’istituto comprensivo 3, l’associazione “Uguali diversamente” e il sostegno del Comune, che vedono  il 24 in piazza Garibaldi e il 25 novembre  in piazza Vittorio Emanuele II, dalle 9 alle 11, dei flash mob con letture, musica, attività teatrali con testi cantati e recitati.

L’iniziativa vuole promuovere la sensibilizzazione contro atti violenti, la discriminazione e a favore dei diritti dei bambini, delle donne e dei disabili.

Venerdì 25 novembre alle 9 la sede del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara a palazzo Angeli, ha ospitato un incontro tematico e la premiazione del concorso “Un logo per il Centro Antiviolenza del Polesine”. L’evento è promosso dall’Università di Ferrara in collaborazione con il Centro Antiviolenza del Polesine e la Questura di Rovigo, sempre con il sostegno del Comune.

Piazza Annonaria, sempre il 25, accoglie la mostra “Scarpe rosse”, ma le iniziative sono tante altre con il coinvolgimento dei sindacati di Lions, Soroptmist e Rotary anche della provincia e delle consigliere sia del Comune che della Provincia, con eventi che  saranno realizzati nell’arco della settimana. Tra questi la presidente della II Commissione Pari Opportunità con delega alle Pari Opportunità, Benedetta Bagatin ha coinvolto il Consiglio Comunale per raccogliere da ogni consigliere una parola   che racchiuda il significato di ciò che, dovrebbero essere e ancora non sono, o non sono ancora del tutto, le Pari Opportunità. Poi verrà tutto pubblicato nei canali di comunicazione dell’Ente.

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