Più formazione e più controlli per fermare la strage sul lavoro. Li chiedono Cgil, Cisl e Uil, con una settimana di mobilitazione in tutte le piazze d’Italia. Le notizie di incidenti mortali sul lavoro si ripetono con cadenza quotidiana. A livello nazionale le vittime sono quasi 600 dall’inizio dell’anno, con una media di 3 al giorno. Più di 400.000 le denunce di infortuni e una crescita di più del 7% per le denunce di malattie professionali. Non si tratta di fatalità. Lo scorso anno le ispezioni nelle aziende hanno evidenziato irregolarità per il 69% delle aziende controllate. Per salute e sicurezza sul lavoro si arriva al 77% di irregolarità. E questo con una quantità di organi di controllo e vigilanza ridicola per 1.600.000 imprese.
Anche a Rovigo, le Organizzazioni Sindacali partecipano unitariamente alla settimana di mobilitazione con un flash mob che si terrà martedì 18 ottobre, alle 15, davanti alla prefettura (in via Ricchieri Detto Celio 12). La settimana culminerà nella manifestazione unitaria “Salute e Sicurezza sul Lavoro” che si terrà a piazza Santi Apostoli a Roma il 22 ottobre.
Cgil, Cisl e Uil chiedono che i finanziamenti alle imprese legati al Pnrr siano vincolati ad investimenti in sicurezza, che siano previsti criteri di qualificazione e che l’applicazione dei contratti collettivi di lavoro sia richiesta anche per gli appalti privati. Per fermare la strage sul lavoro, secondo i sindacati servono anche formazione per i lavoratori e i datori di lavoro, rafforzamento dei controlli e maggiore coordinamento tra gli istituti preposti, con una collaborazione che coinvolga anche le parti sociali, l’avvio di tavoli di confronto a livello nazionale e locale sulle nuove modalità di lavoro, salute e sicurezza nei programmi scolastici.