Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di Dina merlo, già assessore all’ambiente del Comune di Rovigo, relativa alla situazione di Ecoambiente.
Ecoambiente, gestore del servizio rifiuti e società partecipata dai Comuni della Provincia, con il 51% di quote a Rovigo, ha visto in questi giorni formalizzate le dimissioni dell’Amministratore Delegato Adriano Tolomei.
Il cambio di amministrazione a Rovigo, che per statuto indica la figura dell’A.D. all’interno del Consiglio di amministrazione, e le critiche avanzate dal nuovo sindaco di Rovigo hanno accelerato, per senso di responsabilità di Tolomei, un ricambio che sarebbe avvenuto nel 2025.
Da una analisi storica, la precedente amministrazione Gaffeo ha ereditato 5 anni fa la società Ecoambiente in una situazione drammatica, con un contratto di servizio in scadenza che rendeva per legge necessaria una gara europea se non si fossero create tutte le condizioni per poter istituire una società in house, con un rischio reale per la stabilità occupazionale dei lavoratori.
Ad aggravare la situazione esisteva una coesistenza anomala del Consorzio RSU, ormai anch’esso superato, con il nuovo Consiglio di bacino rifiuti, che per legge aveva le competenze legali, normative e di controllo sul servizio rifiuti.
Si sono impiegati due anni perché tutti i Comuni arrivassero di comune accordo ad unico Ente di bacino, ad approvare un primo Piano provinciale d’ambito dei rifiuti e all’approvazione del nuovo Contratto di servizio trentennale di Ecoambiente, validato dagli organismi di controllo nazionali, che ha ridato valore patrimoniale e funzionalità operativa a Ecoambiente, oltre a un futuro lavorativo per i dipendenti in una società di servizi che rimaneva pubblica, sotto il controllo dell’Ente di bacino provinciale.
Si è avviata così una trasformazione del servizio di raccolta rifiuti che ha coinvolto anche Rovigo, con risultati di miglioramento delle percentuali di raccolta differenziata (dal 64 all’81%) e nell’ultimo anno con l’adozione della tariffa puntuale insieme ad altri 21 comuni. I risultati ottenuti sono stati certificati dagli Enti di controllo (ARERA, Arpav, ISPRA).
La società Ecoambiente è stata riorganizzata nei servizi e ha proceduto a diverse decine di assunzioni. Inoltre nell’ambito del PNRR il lavoro svolto dal Consiglio di bacino e da Ecoambiente ha portato alla presentazione di progetti e attribuzione di fondi già accertati per un valore di circa 18 milioni di euro, a valere sulla realizzazione di opere previste nel contratto di servizio (ecocentri, impianti).
Nel contratto di servizio era già prevista per quest’anno una revisione del piano stesso, che terrà conto dei fondi acquisiti con il PNRR, che si aggiungono al corposo finanziamento già accordato da un gruppo di banche alla società Ecoambiente.
A questo punto possiamo tirare una riga!
E adesso si aspetta la nuova stagione dell’Amministrazione Cittadin anche nel campo della gestione dei rifiuti!
Non è ammissibile che sia già stata avviata una narrazione propagandistica che va a misconoscere il lavoro svolto in questi anni di comune accordo dai sindaci nel Bacino rifiuti. Peraltro già in questi giorni assistiamo, invece, al consueto balletto di nomi e di contrapposizioni politiche per andare a ricoprire le caselle rimaste vuote a seguito delle dimissioni anticipate determinate dal nuovo clima politico.
La campagna elettorale è finita e d’ora in poi si valuteranno i fatti, non le parole. Si valuterà la qualità dei servizi, i risultati, la capacità di mantenere la stabilità finanziaria di una società come Ecoambiente della quale risponde al 51% il Comune di Rovigo.
In riferimento ai risultati finora realizzati corre l’obbligo di ringraziare del loro operato i due amministratori delegati che si sono succeduti nel rinnovamento di Ecoambiente, l’ing. Lovisari e il dott Tolomei, per la serietà e competenza, ed il Presidente del Consiglio di bacino dott. Piasentini, anch’egli dimissionario, per l’impegno e l’onestà intellettuale.
Dina Merlo
Ex assessore con delega ai rifiuti del Comune di Rovigo