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asl 5: centri diurni, vita, riabilitazione continua ed espressione artistica

Vivere una vita piena riabilitandosi e svolgendo attività culturali, artistiche e professionali, in un contesto diurno, protetto ma nello stesso aperto a collaborazioni vivissime con municipalità e associazioni di volontariato.

Questa la realtà degli 11 centri diurni dell’Azienda Ulss 5 Polesana, che accolgono circa 200 persone diversamente abili tutta la giornata, dalle ore 8,30 alle ore 16,30, 230 giorni all’anno, offrendo a ragazzi adulti accoglienza, formazione, dignità.

Uomini e donne dai 18 ai 65 anni, che con le loro famiglie e professionisti dedicati, programmano annualmente le attività, presentano nuovi progetti, mentre lo staff socio – educativo perfeziona il percorso individuale per ogni ospite.

I centri diurni si trovano a Badia, Canda, Lendinara, Rovigo, San Martino di Venezze, Adria, Ariano nel Polesine e Taglio di Po: per 7 ore ragazzi, giovani adulti, uomini e donne possono vivere la loro giornata realizzandosi, accompagnati dai team di educatori, Infermieri, e operatori socio sanitari.

Tra le attività svolte laboratori di oggettistica, di grafica e decorazione pittorica, ortofloricoltura, lavorazione del legno, stimolazione basale e mantenimento delle attività cognitive.

Particolari le attività svolte in due centri sperimentali: a Badia, nel centro “Essagi” gestito da Ulss5 e dalla cooperativa Dolce, oltre agli educatori con i ragazzi lavorano maestri d’arte, tra cui l’attore rodigino Andrea Zanforlin, nella certezza che l’arte, in ogni sua espressione, possieda un immenso potere terapeutico.  Al centro “Elicriso” invece, ad Ariano nel Polesine, l’attività cardine, in forma sperimentale ma con eccezionali risultati sul benessere psico sociale degli ospiti, è l’ortoterapia.  Dalla fertilizzazione dei terreni, alla semina e produzione, gli ospiti si riabilitano imparando e apprezzando una attività a contatto con la pianura.

“I diversi attori sociali impegnati nella vita dei centri diurni – conferma il Direttore Generale Pietro Girardi – hanno cercato e realizzato strumenti per promuovere lo sviluppo degli ospiti attraverso rapporti collaborativi con altri enti e associazioni, nella consapevolezza che la co – progettazione sia lo strumento privilegiato per ottenere risultati eccellenti. La cura e il coinvolgimento delle persone con diversa abilità è un patrimonio culturale e storico del territorio Polesano, creato da grandi professionisti, come è tutt’oggi”.

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