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Borsetto: ” CYBERBULLISMO, STAMPA E IMMIGRATI. “

Riceviamo da Vanni Borsetto, per molti anni consigliere comunale a Rovigo, una breve nota dopo la pubblicazione sui giornali dell’ultimo comunicato della CGIL sul tema migranti, che volentieri pubblichiamo, esprimendo a nostra volta piena solidarietà e vicinanza al segretario generale della CGIL Pieralberto Colombo.

“In democrazia, da sempre, la stampa (tutta) è uno dei capisaldi: è il sale, si dice, della stessa. Ne sa qualcosa il corrispondente. A maggior ragione chi opera in zone “calde” (Italia compresa): pur di fornire la notizia veritiera, rischia molto e personalmente.
Lo scenario muta bruscamente quando la notizia confezionata subisce le imposizioni del mercato e del sistema comunicativo. Capita sovente che, pubblicità (fastidiosa ma vitale per la sopravvivenza della stampa) a parte, alla notizia, catapultata online nei social media, seguano commenti scurrili che ne oscurano il contenuto. Derisioni, comicità, volgarità, offese, commenti di cattivo gusto si fermano al titolo (a volte provocatorio per catturare l’attenzione) delle testate esponendo al pubblico ludibrio chiunque esponga un libero pensiero. A #Rovigo, come certamente altrove, accade sovente.

Negli ultimi tempi è il turno del Segretario Generale della #Cgil Pieralberto Colombo (al quale esprimo solidarietà), oggetto di pesanti ingiurie in tema di antifascismo e immigrazione, due giorni fa, messo alla gogna mediatica per aver difeso i ragazzi di colore, “ospiti” (come da provvedimento del Governo di centro destra Meloni) nell’ex Convento dei Frati Cappuccini.

Dalla maggioranza politica e da Palazzo Nodari, da quanto si sa, nessuna solidarietà, almeno per ora, al Segretario Cgil. Nemmeno dall’ex Segretario Cisl provinciale, oggi Sindaco, Valeria Cittadin. Anzi, al contrario, pochi giorni prima, riferendosi ai ragazzi di pelle diversa, ha esclamato: “fanno paura !”, fagocitando i cosiddetti “leoni da tastiera”, sempre in agguato nei social. L’esatto opposto di quanto dovrebbe dire il primo cittadino di una città inclusiva e accogliente.

Purtroppo il fenomeno si sta moltiplicando, nell’assoluta indifferenza, compresa, appunto, quella di buona parte della politica, la quale, al contrario, dovrebbe accelerare con misure legislative appropriate.
Quanto accade non è infatti un buon segnale per lo stato di salute di una democrazia”.

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