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Brusco: POSTI LETTO PUBBLICI IN CALO, POSTI LETTO PRIVATI IN CRESCITA

La Relazione Socio Sanitaria 2023 della Regione Veneto, è un insieme di dati, tabelle e dichiarazioni, che rappresentano solo in parte la realtà. Realtà che è ben più grave di quella che troppo spesso anche Zaia e Lanzarin, vorrebbero farci credere.

Nell’introduzione alla Relazione, l’Assessore Lanzarin parla di un 2023 “caratterizzato dalla piena ripresa delle attività sanitarie e sociosanitarie”. Affermazione smentita dalle sempre più numerose proteste, che hanno finalmente visto la costituzione di Comitati Locali per la Difesa del Diritto alla Salute dei Cittadini.

Altra affermazione per gran parte smentita dai fatti è quella volta “ad assicurare adeguati livelli quali-quantitativi del personale sanitario e non sanitario”. Ma quali  livelli ci hanno assicurato Zaia e i suoi soci che dal 2005 governano la sanità Veneta? E non si scusino perché nel 2023 si era in “momento caratterizzato da un’offerta insufficiente rispetto  al fabbisogno di personale”. Il momento in Veneto dura da troppo tempo. Basta leggere cosa diceva Fabio Osti della UIL  già nel 2010: vi faceva notare che già allora  mancavano nel Veneto, 1.000 medici e 2.000 infermieri!! E voi cosa avete fatto per contrastare questo andazzo? Avete ad esempio, cercato di fermare la fuga di validi professionisti, come quella recente  di due apprezzati cardiologi, dall’Ospedale di Adria? Questi purtroppo sono i fatti!

Altri problemi riguardano l’assistenza delle persone non più autosufficienti, con pochi letti pubblici o convenzionati a disposizione, per essere assistitii. E con i famigliari, che non dovrebbero  pagare le integrazioni di retta per i loro cari ricoverati, con reddito ISEE insufficiente! A pagare, dovrebbero essere i comuni di residenza (prima del ricovero) delle persone non autosufficienti, ricoverate.

Poi, per quanto riguarda i malati di Alzheimer  e altri psichiatrici, ricoverati in specifiche strutture socio-sanitarie, la retta dovrebbe essere pagata tutta dalla Regione e non dal ricoverato e dai suoi famigliari!

Per  le Medicine di Gruppo, ricordo alla D.ssa Lanzarin, che il loro ruolo spesso,  è sempre più lontano dai bisogni della gente. Ad esempio, per quanto riguarda il San Luca di Trecenta, dove la diminuzione del personale di supporto ai medici, ciò ha comportato notevole disagi ai cittadini utenti.

E passiamo agli ospedali, pubblici e privati. Come tutti sanno, per gran parte grazie a Zaia e ai suoi aiutanti, in Veneto i  posti letto pubblici nel 2019, erano previsti nel numero di 14.250 (- 3.629) rispetto ai 17.879 del  2002 – (epoca Galan). Un taglio del 20,3%, un taglio di 1 posto letto pubblico ogni 5!!!)

E’ successo lo stesso per gli ospedali privati? No! Al contrario. I posti letto privati, nello stesso periodo sono invece aumentati, passando dai 3.188 del 2002 ai 3.705 del 2019 (+ 517 + 16,2)!!!!! E perché se ci sono posti letto da tagliare si sono tagliati quelli pubblici e non quelli privati, che anzi sono aumentati?  Ce lo possono spiegare, Zaia e Lanzarin?

Ma non è finita. Leggendo i dati di Pag. 262 della Relazione Socio Sanitaria del Veneto –  2023, c’è ancor più da preoccuparsi! I posti letto ospedalieri  pubblici risultano essere 11.498 (+ 60 per utenza extra-regionale?) rispetto ai 14.250, previsti nelle schede ospedaliere 2019!!! Ben 2.812 posti letto in meno nel giro di 5 anni (- 19,7%) – ancora un posto letto ogni 5, tra quelli pubblici, risulterebbero cancellati!?

Per quanto riguarda i privati, abbiamo 3.289 posti letto che sommati ai 587 per utenza da fuori regione, porterebbero invece il totale a 3.876 + 171 (+ 4.6%) rispetto ai 3.705 del 2019.

Il tutto per un risultato finale 2023, che in Veneto, vede una crescita dell’acquisto di “Servizi Sanitari”, anche dai privati, che va dai 3.836 milioni del 2019 ai 4.196 del 2023 (+ 360 milioni + 9,3%). Questa è la situazione.                                          Privati sempre più forti, ospedali pubblici come Trecenta e Adria e Rovigo, sempre più in difficoltà!

Guglielmo Brusco – PRC – Sanità – Polesine

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