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“Il rigore più bello”, Ferrarese in campo a Gavello incontra “Cid” e i ragazzi dell’Union River

Il presidente della Provincia Enrico Ferrarese ha incontrato mercoledì 14 febbraio presso gli impianti sportivi di Gavello la giovanile dell’Union River in cui milita Onlya Chibuden Favour. Il ragazzo, per tutti semplicemente “Cid”, si era reso protagonista un paio di settimane fa di un clamoroso episodio: di scena a Bellombra con la sua squadra, allenata da mister Vincenzo Gargiuolo, aveva volutamente sbagliato un rigore assegnato a favore nella gara contro l’Adriese, passando la palla al portiere avversario. Una scelta presa con tutti i compagni e che come si suol dire ha preso in contropiede, attirando l’attenzione al di là del risultato della gara, terminata tra l’altro con un rotondo 0-5 esterno a favore dell’Union.

Nato in Italia, dove la sua famiglia è arrivata 21 anni fa, “Cid” vive a S. Apollinare, ha due fratelli e gioca a calcio da sempre: in campo si ispira a Zidane e da grande vuole ovviamente fare il calciatore come tanti giovani della sua età. Nel frattempo però, in attesa di realizzare i suoi sogni, si è dimostrato uno sportivo nel vero senso della parola, mostrando rispetto, lealtà e correttezza: quel penalty, frutto di una svista arbitrale come a volte succede, non andava trasformato.
A Gavello, dove il presidente Ferrarese è arrivato prima della consueta seduta di allenamento, oltre all’allenatore c’erano anche il presidente Angelo Malaspina coi vertici societari e il sindaco Diego Girotto: da tutti, è arrivato unanime il giusto tributo al gesto che come detto ha trovato subito la condivisione di tutti. “Non è facile riuscire a fare una cosa così scomoda e inusuale per il calcio – le parole del presidente Ferrarese -, bene perciò darne risalto: le cose straordinarie devono diventare l’ordinario e la visibilità debbono ottenerla coloro che sanno fare la cosa giusta ed operare per il bene, così come avete fatto voi, cari ragazzi, agendo come squadra, unita, nel fare la scelta giusta. Si capisce bene che la società lavora anche su questo fronte: siamo fieri di voi, grazie. Importante dare notizia di questi esempi positivi”. Attiva dal 2019, l’Union River conta oggi quasi 200 ragazzi dai 7 anni alla prima squadra che milita in Prima Categoria e unisce sei paesi dopo che lo scorso anno anche Crespino e Guarda Veneta sono entrati a far parte dell’ormai ampia compagine giallo-rosso-blu.
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