Mancano ormai pochi giorni all’incontro dal titolo “L’orfanotrofio di San Bartolomeo in Rovigo: una storia sociale e umana tra sofferenza e rinascita” e cresce l’attesa per questo importante appuntamento organizzato dal Museo dei Grandi Fiumi in collaborazione con l’associazione Culturale Minelliana, che si terrà venerdì 31 maggio alle ore 17.30 nella sala Flumina del Museo dei Grandi Fiumi, in piazzale San Bartolomeo 18 a Rovigo. L’evento, che si svolge all’interno delle iniziative per la promozione della lettura, in virtù della qualifica di Rovigo quale “Città che Legge” e come Comune membro del locale “Patto per la lettura”, vedrà la partecipazione, tra gli altri, dello scrittore Massimo Tosini, autore di un libro autobiografico sulla sua esperienza giovanile vissuta all’interno di quell’antica istituzione assistenziale. L’incontro, che si sviluppa in due sessioni, è già sold out al mattino dedicato alle scuole.
In un intreccio di documentazioni storiche sui luoghi, di memorie ed esperienze personali degli ospiti dell’allora orfanotrofio di San Bortolo, l’incontro si propone di illustrare l’assetto costitutivo della struttura, la cultura dominante di cui il momento organizzativo non poteva non risentire nelle diverse epoche storiche e le conseguenti ricadute psico-sociali su quelle giovani vite. Non mancheranno significativi riferimenti al Monastero in senso stretto.
All’incontro interverranno alcuni rinomati studiosi e storici di ambito locale e non solo, come Matteo Santipolo, docente dell’Università degli studi di Padova, Raffaele Peretto, già direttore del Museo dei Grandi Fiumi e Luigi Contegiacomo, per anni direttore dell’Archivio di Stato di Rovigo, che inquadreranno quelle vicende nel loro esatto contesto storico/sociale, senza tralasciare il racconto dello straordinario complesso architettonico in cui esse si svolsero, che dalle antiche origini medievali è giunto a noi attraverso i secoli.
Tra gli altri relatori Maria Pia Gallo e Giulia Gallo, che forniranno un contributo particolarmente suggestivo alla rievocazione di quegli anni. Moderatrice di entrambi gli incontri sarà Chiara Vallini, conservatrice museale.
Obiettivo dell’iniziativa è anche diffondere la conoscenza di uno dei luoghi più prestigiosi e antichi della nostra Città, con il suo bagaglio di storia e di storie, anche umane, che lo hanno popolato, assieme alle tante trasformazioni che lo hanno caratterizzato nel corso degli anni, sino a vederlo diventare, oggi, sede del Museo dei Grandi Fiumi.
La cittadinanza è invitata a partecipare al momento pomeridiano delle 17.30.